Passione Peugeot Auto Club Italia - FORUM

Me la ricordo ancora a un pranzo di Natale del club.....

Eccomi!

Finalmente, a tre giorni dal rientro sono riuscito a recuperare le forze per dire anch'io la mia su questa meravigliosa esperienza In realtà, da "dire" non ho moltissimo (i ringraziamenti "giusti" li ha fatti Narciso in apertura di topic ed io non posso che associarmi ad essi); piuttosto vorrei esprimere delle emozioni, delle sensazioni, e per fare questo mi affiderò alle (poche) immagini che ho scattato e che pubblicherò un po' per volta.

L'emozione principale, però, la devo scrivere... ed è stata quella di veder arrivare la 106 di Alberto sul piazzale antistante il Musée de L'Aventure Peugeot. Nel guardarla stare sotto le gloriose insegne, in terra di Francia, mi ha causato un misto di pensieri che ho condensato anche in un post sul nostro gruppo Facebook e che riprendo qui: avrei voluto che questo evento non avesse dovuto svolgersi mai... avrei voluto che la 106 fosse rimasta ad Alberto e che si fossero potuti fare altri dieci, cinquanta, duecento raduni insieme, al sole e nel vento. Purtroppo il destino ha deciso diversamente e allora ho pensato che, nel peggio, l'alternativa migliore era proprio quella di trovarsi dov'ero in quel momento, a vedere l'auto e lo spirito di Alberto passare all'"immortalità" automobilistica. Questa consapevolezza mi ha aiutato ulteriormente ad accettare la scomparsa dell'amico e mi ha dato la consolazione di sapere che quello che stava succedendo, in fondo, era un suo intimo desiderio.

Condenso tutto quello che ho scritto nell'immagine che posto di seguito: Ambra, la mamma di Alberto, sorride al posto di guida della 106 poco prima del ritiro dell'auto da parte del personale del Museo. Uno scatto che racchiude il senso di tutto quello che abbiamo fatto.



Grazie a tutti i soci che hanno partecipato condividendo questo momento speciale. Il Club è anche (e, forse, soprattutto) questo

Davvero un bellissimo weekend, trascorso x me brevemente visto che ho saltato il venerdì e sono arrivata praticamente all’ora di pranzo del sabato ma comunque lodevole nei confronti degli organizzatori che hanno fatto sì che questo evento fosse speciale. Un grazie al club 106rallye e al Club Storico, un evento che resterà nei nostri cuori.

Come sempre la nostra Dany ci porta un resoconto fotografico all'altezza dell'occasione.

Complimenti a tutti per il resoconto mi fa piacere sapere che la passione nel restaurare la 106 di Alberto rimarrà come un reperto archeologico di un uomo che ha fatto del proprio amore nel vederlo fatto un motivo di vita
Devo fare i miei complimenti anche al club 106 rally per il loro impegno a fare che questo evento fosse possibile con l'aiuto del club storico
E faccio di nuovo i complimenti a Passione Peugeot per il resoconti così dettagliati che fanno capire come è stato unico ed grande questo evento

Passeggiando per il museo io e Alessio stavamo chiacchierando e, nel parlare della storia Peugeot, è stato naturale ripercorrere anche i marchi ad essa associati. Soffermandoci su Talbot si ricordava la "Rancho", modello particolare ereditato da Matra di cui siamo estimatori, ed è stato un attimo pensare ad una versione particolare della 504 che la ricordava molto. Ci sembrava che fosse stata carrozzata da Heuliez, ma come si chiamava? Ed ecco che, per coincidenza, voltiamo un angolo e ce la troviamo davanti:





La 504 Loisirs (ovvero "tempo libero") realizzata dal noto carrozziere francese nel 1979 proprio ispirandosi alla Rancho. Pianale e carrozzeria della Pick-Up, cellula posteriore indipendente a gabbia metallica rivestita di poliestere. Un progetto interessante che però Peugeot, allora oberata di debiti dopo il rilevamento di Chrysler Europe, non si sentì di mandare avanti (in fin dei conti i SUV erano ancora di là da venire e un primato in questo senso era già stato stabilito, la Rancho se la cavava bene da sola). Per cui questa rimase una concept car che Heuliez parcheggiò nei propri magazzini fino al 2012 quando, a sua volta bisognosa di un po' di ossigeno finanziario, decise di mettere all'asta i propri gioielli. In quell'occasione l'acquirente della "Loisirs" fu proprio il Musée de L'Aventure Peugeot ed è grazie a questo che io e Alessio abbiamo potuto vederla materializzarsi d'incanto al solo averla pensata

La 504 in ogni sua forma è stupenda

Oltre alla lodevole iniziativa (Alberto dev'essere stata una persona davvero speciale per voi) devo dire che invidio tutto questo ben di dio che avete visto dal vivo

Ci sono alcune auto in quegli archi che a dir poco adoro

Ma quella 206 tutta “ammaccata” che vedo nelle foto è quella della famosa pubblicità con l'indiano che se la costruiva modificando uno scassone?

Alex22 ha scritto:Ma quella 206 tutta “ammaccata” che vedo nelle foto è quella della famosa pubblicità con l'indiano che se la costruiva modificando uno scassone?

Yesss

Continuiamo con le 504? Eccone un esemplare unico, alimentato a iniezione meccanica Kugelfischer. Il tipo di alimentazione, però, non è la particolarità, essendo questa al tempo offerta regolarmente a listino. L'"unicità" sta nella carrozzeria, realizzata interamente in acciaio inossidabile (della cui lavorazione Peugeot era specialista, vista l'esperienza accumulata nel campo degli utensili); il prototipo venne realizzato nel 1971, mettendo a dura prova i macchinari di stampaggio delle lamiere. Oggi, a quasi 50 anni di distanza, si può vedere come la carrozzeria, pur totalmente priva di protezione anticorrosione, sia ancora perfetta.

E poi dicono la delorean

Squalo ha scritto:Passeggiando per il museo io e Alessio stavamo chiacchierando e, nel parlare della storia Peugeot, è stato naturale ripercorrere anche i marchi ad essa associati. Soffermandoci su Talbot si ricordava la "Rancho", modello particolare ereditato da Matra di cui siamo estimatori,

Capito perché vendo la 406?

...hai comprato una Rancho...?

immagine della targa-ricordo dell'evento.

L'avrei preferita in versione "non anticata" ma rimane comunque un bellissimo ricordo!