Velocità terza marcia

[Hoffman]

Ciao, in altri topic ho già comunicato di avere da inizio febbraio una Peugeot 208 del 2019 prima serie da 100cv 1.5.

Vorrei sapere una piccola curiosità. Premetto che è la mia prima auto e sono ahimè ancora un pollo alla guida, ma devo fare pratica. Ho notato che quando cambio in terza noto che premendo l'acceleratore con la terza marcia non ho un aumento veloce della velocità, ma molto graduale ( diciamo che devo premere molto di più rispetto a quando uso magari la seconda). C'è un motivo in particolare?

[RogerAL]

Accipicchia, credo di non aver compreso bene la tua domanda, anzi, spero di non averla compresa proprio!
Partendo dal presupposto che a scuola guida avrebbero dovuto insegnartelo (ripeto mi sembra di scrivere qualcosa di quasi surreale) , intendo l'uso e funzione del cambio di velocità, posso solo consigliarti la lettura di https://it.wikipedia.org/wiki/Cambio_(meccanica)
In parole povere, e se ho capito bene la tua domanda, per ogni marcia tu avrai una risposta all'acceleratore, in maniera inversamente proporzionale alla marcia usata. Sarà fulminea in prima, un pò meno in seconda e così via....

Saluti....e a disposizione, ci mancherebbe, per quel poco che ne sappiamo, ovvio

[Hoffman]

Ahahah. Sono quelle domande che a voce avrei fatto meno fatica a chiedere. Comunque leggo il link e vediamo se comunque mi rispondo da solo alla domanda

[bidddo]

Facciamo un esempio pratico.
Stai pedalando in sella ad una mountainbike e ci metti tutta la forza.
I tuoi piedi girano più velocemente nel rapporto da salita o in quello più lungo?

[Hoffman]

Beh, con la prima

[bidddo]

Appunto.
Coi rapporti più alti della bici, per usare le tue parole, non hai un aumento veloce della velocità, ma molto graduale

[Hoffman]

In realtà la domanda mi è venuta perché con l'auto aziendale questo lo sento meno ( panda a GPL se può servire)

[Andreap207]

È normale vai tranquillo. Oltre al fenomeno che ti hanno spiegato gli altri è dovuto anche al fatto che montano un cambio mooolto lungo (pochi giri motore/alte velocità) per cercare di ridurre un po' i consumi su lunghi tratti.
E poi calcola che stai paragonando due tipologie di motori differenti. Il benzina è un po' più reattivo del diesel, (anche se ultimamente i diesel assomigliano sempre di più ai benzina come erogazione)

[bidddo]

In realtà la domanda mi è venuta perché con l'auto aziendale questo lo sento meno ( panda a GPL se può servire)

E' possibile Hoffman.
Ogni costruttore adotta un proprio rapporto di riduzione per trasmettere la potenza del motore alle ruote.
Il tiro di una marcia dipende sia dal rapporto di riduzione della singola marcia, sia dal rapporto al ponte, cioè il rapporto che c'è tra i denti di pignone e corona del differenziale.

[RogerAL]

Il tiro di una marcia dipende sia dal rapporto di riduzione della singola marcia, sia dal rapporto al ponte, cioè il rapporto che c'è tra i denti di pignone e corona del differenziale.

Umh...non esattamente. Il tiro di ogni singola marcia, ergo coppia trasmissibile alle ruote, ovvero differenza fra una marcia e l'altra, dipende esclusivamente dal rapporto di ogni singola marcia, essendo il differenziale unico e non modificabile per tutte le marce, retromarcia compresa.

Saluti

[bidddo]

Roger, non hai compreso il senso della mia spiegazione.
E' ovvio che se cambia il rapporto al ponte cambia per tutte le marce!
Ma qui si stava parlando di una singola marcia, della terza.
E' inoltre ovvio che il rapporto al ponte non sia modificabile dall'utente (senza intervento meccanico).
Il mio discorso volava più alto e mirava a spiegare ad Andrea quali fossero le dinamiche che portano a determinare il rapporto di riduzione finale e quindi il tiro di una marcia.
E..., prima che me lo dica tu, aggiungo io che al rapporto di riduzione finale, che determina il tiro di una marcia, concorre anche il diametro di rotolamento della ruota.

[RogerAL]

No, guarda, a me non devi alcuna spiegazione: personalmente so benissimo come funziona il "tutto".
La mia precisazione era riferita, e mi sembra non l'abbia ben compreso, al fatto che tu hai messo variazione della velocità alle ruote, sia dal rapporto di riduzione della singola marcia, sia dal rapporto al ponte, ma l'utente parlava di ogni singola marcia, NON della velocità intrinseca che si ha alle ruote dall'uscita dell'abero motore, che dipende, appunto da ogni singola marcia (variabile) comprensiva della riduzione al ponte (fissa).
Penso che stiamo dicendo la stessa cosa, ma da come l'hai impostata/descritta tu, è assai fuorviante, intendo per chi è poco avvezzo alla meccanica dei nostri veicoli.
Altre affermazioni , come la tua ultima, ritengo siano fuori dal contesto del topic in oggetto...non mi sembra sia il caso di sciorinare le nostre varie conoscenze (le mie, poche, ndr) in meccanica

Saluti

[bidddo]

########################


Messaggio cancellato da moderatore in quanto viola il regolamento del forum

viewtopic.php?t=83974

[RogerAL]

Mi spiace per te, potresti imparare qualcosa, non solo dai miei post. Con altrettanto dispiacere vedo che il tuo modus operandi ,anche nell'altro sito cuggino, non è cambiato di una virgola. Per la cronaca tua e non solo, ma credo che qui freghi a nessuno, i motivi del mio allontamento li conosco solo io e 2 Staff, ed uno di questi non sei sicuramente tu.

Tanto non leggerai e quindi niente saluti

[Gian]

Ciao Hoffman
Rendendo le cose più semplici possibili e tralasciando i tecnicismi, la tua domanda da neofita è più che lecita.

Il motivo è che il motore eroga una determinata coppia motrice che è quella forza che fa girare le ruote.

Ora tale forza viene moltiplicata dal cambio quando usi le marce corte (prima, seconda) e decresce man mano che innesti le marce più lunghe (terza, quarta, quinta e nel caso sesta).
Per tanto alle ruote arriverà minor forza che le fa girare.
Questo spiega perché in prima seconda l'accelerazione è più vivace, per poi calare man mano che utilizzi le marce piu lunghe.

Sperando essere riuscito a spiegarti un concetto che include parecchi altri fattori, tutti volutamente da me ignorati.

Se vorrai tornare ad aggiornare farai certamente cosa gradita.
Gian