Ciao Alex
Stai tranquillo che si può fare l'avviamento d'emergenza con i cavi a patto però che prima di collegarli devi essere sicuro che la batteria dell'auto in panne sia solo e soltanto scarica.
Potresti imbatterti in una batteria interrotta cioè al suo interno è saltato un collegamento di un elemento, oppure 1 batteria che scarica a massa, oppure anche se è più difficile 1 batteria in corto.
Per capire se la batteria sia solo scarica osserva se la luce dell'abitacolo interna si accende anche fiocca, ma si deve accendere.
Se non si accende nessuna luce, spia quadro strumenti, non fare alcun ponte perché quella batteria potrebbe essere interrotta e quindi non presenta più tensione.
Nel qual caso la centralina non terrebbe in moto il motore o non lo farebbe nemmeno partire.
Se poi avessi sotto mano un tester avresti la certezza.
Idem se a massa, o in corto. In questi casi la tensione tende agli 0 volt.
Per tanto non collegare niente booster compreso.
Tornando all'ipotesi in cui le luci del quadro strumenti si accendono come pure la plafoniera interna, sei di fronte ad una batteria verosimilmente soltanto scarica.
Anche qui nel caso lo avessi una misurazione ne darebbe la certezza.
Quando colleghi i cavi, non mettere in moto immediatamente, ma attendi diversi minuti. Piu la batteria da soccorrere sarà scarica e più tempo dovrai attendere.
Il motivo è abbastanza semplice e lo spiego con l'analogia idraulica.
Le 2 batterie collegate tra loro, altro non sono che 2 contenitori di diversa capacità (difficilmente ci si trova di fronte a 2 batterie con medesime caratteristiche), dove 1 risulta pieno (batteria carica) mentre l'altro risulta ormai vuoto (batteria scarica).
Quando le colleghi assieme, avviene ne più ne meno che lo stesso principio dei vasi comunicanti, dove nell'analogia idraulica, dal contenitore con quantità di acqua si avrà un travaso verso quello vuoto.
Idem per le batterie.
Se in quella condizione vai a mettere in moto, essendo la batteria soccorsa ancora vuota, tutta la quantità di energia elettrica verrà risucchiata dalla batteria carica e più in generale da tutto l'impianto dell'auto in soccorso.
Poiché tutti gli assorbimenti sono monitorati dalla centralina, nel caso in cui si verificasse un elevatissimo assorbimento che per la centralina risulterebbe anomalo, immediatamente potrebbe far accendere la spia della batteria, o indicare qualche messaggio di anomalia all'impianto.
Lasciando invece caricare per buona parte la batteria scarica, quando andrai alla messa in moto, parte della corrente verrà prelevata dalla batteria che nel frattempo hai caricato e solo una piccola parte dalla batteria di soccorso.
In questo caso la corrente che verrà prelevata dalla batteria carica, sarà notevolmente inferiore al punto che la centralina la interpreta come se stesse compiendo un normale avviamento.
Questo fa sì che non si inneschino anomalie all'impianto con conseguente accensione di spie.
Ovviamente i cavi devono avere un'adeguata sezione di rame. Avere un grosso cavo con all'interno un conduttore di rame piccolo serve a nulla.
Occhio alle cinesate !