Poi ho visto la nuova 308 e sebbene di categoria inferiore me ne sono innamorato

Confermo che sulla 308 i 130 cv bastano, ma mi rode un po dovermi accontentare quando un bel 180 cv sarebbe stata la morte sua!

Mi sembra una disamina centrata ed è in linea con quanto detto da me.lucas83 ha scritto: ↑23/09/2021, 16:17No, non ho mai guidato la Hybrid4, mentre conosco bene i diesel da 120-130 cv, e comunque ho detto che va confrontata ALMENO con quella da 177 cv, nel senso che probabilmente (e tu me ne stai dando conferma) va anche meglio (anche se non sono 300 cv reali). E' certamente un'auto con prestazioni molto interessanti, e aggiungo un altro punto a favore: ha 4 ruote motrici, che magari se uno abita in zone particolari, possono essere utili (pur non essendo un fuoristrada puro).
L'aspetto economico credo che vada considerato, anche se a te non interessa, perché fa parte dell'analisi, che altrimenti risulta incompleta; quindi i vari no-volt e no-diesel, dopo aver individuato la versione endotermica con prestazioni più simili all'ibrida, dovrebbero mettere sul piatto della bilancia anche il prezzo d'acquisto, la spesa reale di carburante (compreso il costo dell'elettricità, che però può variare in base a tanti fattori), e le varie agevolazioni per elettriche e ibride.
Riguardo al ciclo di vita delle batterie non ho dati, non posso risponderti con numeri come vorresti, ma credo tu possa convenire con me che certamente la loro produzione e il loro smaltimento hanno un impatto sull'ambiente, anche se non siamo in grado di quantificarlo.
Sono contento che tu abbia la possibilità di ricaricare da fonti pulite, e che quindi la tua scelta sia stata oculata, sapendo che effettivamente riesci ad inquinare meno; purtroppo però non tutti hanno questa possibilità e sensibilità, per cui può succedere che le emissioni globali di una plug-in siano maggiori o comunque simili a quelle di una endotermica, soprattutto se viene usata in modo improprio; secondo me chi acquista auto elettriche o ibride (soprattutto plug-in) dovrebbe prima valutare il tipo di ricariche che può fare (tempi, costi, e possibilmente tipo di energia utilizzata), e il tipo di percorsi, perché appunto, come è già stato detto, se vivi sul cucuzzolo della montagna e parti con la batteria carica al 100%, non potrai sfruttare la carica derivante dalle frenate in discesa; se fai viaggi di 1000 km, usi la corrente per i primi km e poi viaggi quasi del tutto a benzina (e con un bel po' di zavorra data da motori e batterie), col solo aiuto dell'energia che riesci a ricaricare in frenata, che però è maggiore se la usi nel traffico, mentre in autostrada a velocità costante è più limitata. Se invece vivi in una valle, parti con batteria carica (magari da impianto fotovoltaico), fai una trentina di km di salite in cui usi al meglio la carica, la spinta del motore elettrico e la trazione integrale, e al ritorno in discesa riesci a ricaricare molto con le frenate, viaggi quasi a costo ed emissioni zero.
lucas83 ha scritto: ↑24/09/2021, 8:41Mi hai tolto le parole dalla bocca: credo anch'io che la rete di distribuzione e soprattutto di produzione di energia elettrica, debbano adeguarsi più velocemente di quanto la gente sia veloce ad acquistare auto elettriche o plug-in, altrimenti si rischia di aumentare l'utilizzo di energia non pulita (e conseguentemente emissioni inquinanti), e volendo portare l'esempio all'eccesso, se tutti corressero in pochi mesi a comprare auto elettriche e la rete restasse inadeguata e sottodimensionata, si correrebbe il rischio che magari il 7 agosto, con 40 gradi, tutti i climatizzatori nelle case accesi (io quest'estate a casa mia non l'ho acceso neanche una volta, sono riuscito a far rinfrescare casa tenendo le finestre aperte nei giusti orari, e qualche notte ho accettato di sudare un po', ma in genere sento gente che lo accende a manetta h24) e tutte le auto elettriche in ricarica per partire per le vacanze, possa scattare un black out che paralizzerebbe la nazione, dato che ormai dipendiamo completamente dall'energia elettricaRogerAL ha scritto: ↑23/09/2021, 21:34Dato che ci siamo, un piccolo appunto sull'energia elettrica denominata green. La green, può essere solo considerata qualla del proprio impianto fotovoltaico....tutto il resto è dato dalla rete di distribuzione dell'energia nel suo insieme ed interconnessa, ma non si può sapere da dove proviene, se non è una rete completamente chiusa e prodotta/gestita in perfetta autonomia.
Saluti
Io a roma ho il sistema di accumulo Quindi anche da quel punto di visto la mia è circolare e come dicevo a trento ho dolomiti energia come il 90% del trentino visto che produce energia dalle centrali idroelettriche in alto adige,Gian ha scritto: ↑24/09/2021, 17:44Concordo con Roger che saluto
Per dire very green ad esempio, si dovrebbe disporre di pannelli solari dedicati anche alla carica della batteria dell'auto e lasciare totalmente scollegata la rete domestica, la cui corrente non arriva soltanto da fonti rinnovabili. Anzi la maggior parte di essa arriva da ben altre fonti.
Sono dati, vero, del 2012, ma come si può ben vedere, sia la distribuita e ancor dippiù la venduta, superano di gran lunga quella meramente prodotta.Il rendiconto operativo del Gruppo nel 2012 forniva i seguenti dati:
Energia elettrica
clienti allacciati alla rete elettrica: 300.688
km rete media tensione: 3.089
km rete bassa tensione: 6.544
GWh energia prodotta: 1.850
GWh energia distribuita: 2.400
GWh energia venduta: 3.824