nuova catena distribuzione puretech benzina

[andy5339]

Video molto, molto interessante per i poveri possessori di motori tre cilindri con cinghia in bagno d'olio, una spiegazione tecnica completa mente esaustiva del probl.. rogna a cui vanno incontro, da seguire attentamente.
https://www.youtube.com/watch?v=nJohZtXY7aU

[GP74]

La situazione la conosciamo tutti, c'è però sempre da dire che di questi motori ne circolano centinaia di migliaia e non mi pare che le officine abbiano la coda fuori di mezzi rotti.

[andy5339]

Se hai seguito con attenzione la disamina dell'ingegnere nel video, sostiene direi con ragione che il grosso dei danni sono da aspettarsi dopo un certo chilometraggio, ovviamente quando il cliente sara' fuori dal periodo di garanzia e quindi la casa come gia' sta facendo se ne lavera' le mani nella maniera piu' assoluta, stellantis in questo poi e' maestra rispetto alle altre case. Comunque non e' piacevole convivere con un auto che da un momento per l'altro puo' farti avere sorprese del genere, e rimane il fatto che per limitare la possibilita' di incorrerci devi prevedere una manutenzione assai piu' costosa di quella preventivata all'acquisto. Personalmente quello che mi fa piu' rabbia, pur non essendo io coinvolto, e' l'atteggiamento menefreghista della casa, spero che queste informazioni dilaghino, come gia' sta avvenendo in europa, e prendano una sonora batosta alle vendite.

[Gian]

L'esperienza è consolidata nelle distribuzioni a catena
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Peugeot_TG

E più in generale in quella di tutti i motori siano essi benzina o diesel tutti rigorosamente progettati e costruiti dalla casa.
Se solo si fosse stato in grado di fare tesoro di tutto questo know-out, nel corso degli anni, avrebbero potuto far scuola a molte altre case.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Motori_Peugeot

Tutta queste esperienza maturata nel corso di numerosi decenni, anche se il mondo cambia, andrebbe difesa e valorizzata a spada tratta, magari usandola come leva per incrementare ancor più l'immagine di eccellente costruttore.

Mi vengono i brividi quando vedo arrivare in aziende giovani manager che dall'alto della loro saccenza, spazzano via con un colpo di spugna tutto quanto si è fatto in passato, ma soprattutto cancellare l'immagine e la reputazione sudata, conquistata e ampiamente meritata in seguito al duro lavoro svolto da tutti gli avi della casa, quando a ben vedere, il computer non c'era e i calcoli si dovevano effettuare con regoli matematici (ne ho 1) oltre a carta e penna.

Eppure quei progetti hanno funzionato per molti anni.

Oggi giorno dispongono di potentissimi computer, con tanto di software di calcoli, progettazione, prototipazione, simulazione ecc. ecc.

Peccato che i fatti ci raccontano che ancora ""le ciambelle non escono tutte col buco""".

Se qualcuno volesse approfondire le storie e i progetti delle 2 case francesi vale a dire Peugeot e Citroen, non ne resterà deluso.

Concludo questo mio lungo out con una notizia che pochissimi conoscono.
La prima automobile immatricolata in Italia nel 1893 fu una Peugeot Type 3, acquistata dal conte Rossi e ancora appartenente alla famiglia oltre che ancora perfettamente funzionante.
Capite perché questa casa ha esperienza da vendere in campo automobilistico e siamo qui a leggere e scrivere ancora di problematiche relative a soluzioni tecniche già sperimentate in campo motoristico.
Saluti a tutti e grazie per la pazienza.
Gian

[Placebo]

L'esperienza è consolidata nelle distribuzioni a catena
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Peugeot_TG

E più in generale in quella di tutti i motori siano essi benzina o diesel tutti rigorosamente progettati e costruiti dalla casa.
Se solo si fosse stato in grado di fare tesoro di tutto questo know-out, nel corso degli anni, avrebbero potuto far scuola a molte altre case.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Motori_Peugeot

Tutta queste esperienza maturata nel corso di numerosi decenni, anche se il mondo cambia, andrebbe difesa e valorizzata a spada tratta, magari usandola come leva per incrementare ancor più l'immagine di eccellente costruttore.

Mi vengono i brividi quando vedo arrivare in aziende giovani manager che dall'alto della loro saccenza, spazzano via con un colpo di spugna tutto quanto si è fatto in passato, ma soprattutto cancellare l'immagine e la reputazione sudata, conquistata e ampiamente meritata in seguito al duro lavoro svolto da tutti gli avi della casa, quando a ben vedere, il computer non c'era e i calcoli si dovevano effettuare con regoli matematici (ne ho 1) oltre a carta e penna.

Eppure quei progetti hanno funzionato per molti anni.

Oggi giorno dispongono di potentissimi computer, con tanto di software di calcoli, progettazione, prototipazione, simulazione ecc. ecc.

Peccato che i fatti ci raccontano che ancora ""le ciambelle non escono tutte col buco""".

Se qualcuno volesse approfondire le storie e i progetti delle 2 case francesi vale a dire Peugeot e Citroen, non ne resterà deluso.

Concludo questo mio lungo out con una notizia che pochissimi conoscono.
La prima automobile immatricolata in Italia nel 1893 fu una Peugeot Type 3, acquistata dal conte Rossi e ancora appartenente alla famiglia oltre che ancora perfettamente funzionante.
Capite perché questa casa ha esperienza da vendere in campo automobilistico e siamo qui a leggere e scrivere ancora di problematiche relative a soluzioni tecniche già sperimentate in campo motoristico.
Saluti a tutti e grazie per la pazienza.
Gian

Come non quotarti...alla luce poi di questi "problemini" motoristici che affliggono due dei motori tra più venduti negli ultimi anni da Peugeot.

[Nacot]

Premetto che di cinghie di trasmissione, trapeziodali o dentante, nei 45 anni di produzione della mia azienda ne avremo utilizzate qualche migliaio di chilometri, senza aver mai avuto problemi, attenendoci semplicemente in fase di progettazione, montaggio e indicazioni di manutenzione, ai manuali forniti dai vari produttori di cinghie da cui ci approvvigionavamo, che periodicamente presentavano degli upgrade o dei nuovi prodotti più performanti.
Ed é questo il punto, Peugeot come chiunque l’altro non si é alzato una mattina decidendo di sostituire la catena alla cinghia tanto per, l’hanno fatto perché i produttori di queste cinghie dentate avranno sicuramente garantito le loro cinghie assolutamente adeguate per gli impieghi richiesti, e con l’aggiunta di vari ulteriori plus, sicuramente anche economici, tanto appunto da indurre i progettisti Peugeot ad adottarla
Validità e affidabilità che per svariate ragioni, già diffusamente analizzate in diversi topic in questo forum, non si sono pienamente concretizzate, e che ha portato tutti i notevoli problemi che sappiamo.
Certo Peugeot é verso di noi utilizzatori il responsabile di riferimento di tutto questo, ha pagato e continuerà a pagare, anche in termini di prestigio, ma sarebbe interessante sapere se e come a sua volta si è rivalsa verso questi produttori

PS > L’abbandono della catena a favore della cinghia, di varie fatture o materiali, é tuttora in corso, vedi su moto e bici, anche Racing

[Simply.the.nenn]

Poi la verità è che come tutti, Peugeot per stare a galla ha dovuto affrontare scelte erosive in cui forse è stata più sfortunata delle altre, vuoi per sfiga, vuoi per dovere ecologico, vuoi per responsabilità e rientri economici... Vallo a capire, sta di fatto che la macchina del conte Rossi era sicuramente prodotta col target della qualità e dell'affidabilità eterna, cosa oggi impossibile da sostenere sotto il peso della globalizzazione, della concorrenza, della sfida ecologica, del costo delle materie prime, del costo energetico... Ecc ecc ecc...

[Gian]

....il problema non è nelle cinghie a secco che praticamente durano quanto la media delle auto in circolazione, ma quelle a bagno d'olio.

https://youtu.be/ORPgbc7W63s?feature=shared

[Nacot]

....il problema non è nelle cinghie a secco che praticamente durano quanto la media delle auto in circolazione, ma quelle a bagno d'olio.

https://youtu.be/ORPgbc7W63s?feature=shared

Vero, ma non penso proprio che i progettisti hanno preso una cinghia indicata per uso a secco e l’hanno messa in bagno d’olio, sempre i produttori delle stesse avranno dato indicazioni e garanzie in merito
Come sicuramente alcuni sanno in un iter progettuale di qualsivoglia motore, macchina o meccanismo, ci si avvale sempre della manualistica della componentistica, fornita dai produttori della stessa, per individuare il giusto componente con il giusto dimensionamento, che sia una cinghia, un bullone, un disco ecc. assolutamente impensabile e direi impossibile pretendere che il costruttore (in questo caso Peugeot) faccia la verifica dimensionale e di carico statico e dinamico di ogni minimo componente

[Gian]

Assolutamente d'accordo Nacot, fermo restando che a fronte di qualche milione di motori che si sarebbero prodotti, la casa Stellantis, avrebbe quanto meno dovuto svolgere collaudi di quelle cinghie macinando km con qualche auto muletto.

Tale decisione, avrebbe assunto maggior importanza se fosse stato consideraro che precedentemente la stessa sorte era toccata a Ford, che a ben vedere anziché suonare come un campanello d'allarme, verosimilmente è stato ignorato, in virtù delle qualita e prestazioni decantate dal costruttore della cinghia.

Ovviamente il costruttore della cinghia avrà svolto tutti i suoi collaudi prima proporla in commercio e ci mancherebbe, fermo restando che anche per loro vige la regola dell'industrializzare a risparmio.

Rimarrebbe da capire quali accordi di garanzia abbiano regolato tale scelta nei confronti del partner fornitore della cinghia.
Non è escluso che i costi di una parte di motori rotti, vengano accollati al produttore della cinghia.

Del resto è un copione già visto in casa PSA quando alcuni anni fa sui parabrezza delle Citroen C3 comparivano delle bolle.

Ovviamente il produttore leader mondiale di cui ometto il nome, rispose dando 5 anni di garanzia, mentre la casa Citroen nei confronti dei clienti solo 2, fatto salvo alcuni episodi in cui fuori garanzia dei 2 anni intervennero comunque accollandosi l'intera spesa per la sostituzione.
Se le case sono scaltre, (estensioni garanzie e limitazioni alle totali coperture), cadono sempre in piedi nei confronti dei clienti e dei fornitori.

Nel caso delle cinghie a bagno d'olio con molta probabilità, la garanzia da parte del partner fornitore c'è sicuramente, tuttavia essendo un difetto ricorrente vale a dire che anche una volta sostituita con quella nuova, il difetto si ripresenta a distanza di più o meno tempo, e km, ha decretato la soluzione della catena.....

[GP74]

A me sembra strano non trovino un materiale che possa resistere a bagno d'olio senza perdere pezzi, nemmeno andasse immerso in acido solforico puro....

[RogerAL]

....difatti la BIO della Gates rispetta appieno tale caratteristica, e la cinghia a bagno d'olio non è prerogativa della (ex) PSA, bensì di altri brand automobilistici e pare anche in prospettiva/nuove progettazioni.
Rimane da capire del perchè Stellantis abbia abbandonato tale tipo di cinghia, come quasi se i limiti imposti in avvio (2010!) di progettazione non siano atuualizzabili, come la silenziosità ed il consumo di carburante e minor emissioni di conseguenza. Insomma, mi sarei aspettato da Stellantis una maggior coerenza, quello si....e parlare ora di catena in luogo della cinghia, è un pò tornare indietro, come tecnologia. Poi, deh, come avrebbero fatto a sapere nel 2010 che le cinghie costruite con i materiali di allora non sarebbero state così longeve? Probabilmente le BIO attuali potrebbero superare anche le catene, a livello di longevità, con i vantaggi proprii delle cinghie , che non sono da sottovalutare.
Poi ci sono coloro i quali che usano olii "strani" e manutengono i prorpi veicoli alla "vai-che-vai-bene" , ma questo è altro discorso.

Saluti

[Gian]

A me sembra strano non trovino un materiale che possa resistere a bagno d'olio senza perdere pezzi, nemmeno andasse immerso in acido solforico puro....

Il problema non è solo l'immersione ma il fatto che è sottoposta a diverse forze e a considerevoli escursioni termiche.
Pensa solo quando per esempio lasci parcheggiata l'auto in montagna a -20° poi metti in moto e l'olio oltrepassa i 120° 140° sembra niente detto così.
Moltiplica più o meno queste condizioni per ogni utilizzo dell'auto....

[Gian]

Parlando solo di cinghie attualmente quelle a secco hanno raggiunto un'elevatissima affidabilità (vedasi video del link postato alcuni messaggi dietro).
Quella a bagno d'olio è una soluzione ibrida che a mio avviso lascia il tempo che trova.

A riguardo di soluzioni ibride in campo automotive, ci sono innumerevoli esempi molte delle quali abbandonate.

[Sanji]

In ogni caso il problema non è l'olio ma la benzina che nei primi momenti dopo l'accensione finisce in coppa, entrando in circolo fa da ottimo solvente. Figuratevi se facevano una cinghia a bagno d'olio che non resisteva all'olio