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Diesel addio... oppure no

Discussioni, inerenti le vetture Peugeot, che non rientrano nelle altre categorie
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bassplayer
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da bassplayer »

Mi auguro un ritorno del 2.0 Hdi, sempre stato un'ottima unitá, sperare in un 6 cilidri sarebbe ormai anacronistico per Peugeot. Altri costruttori imvece hanno appena lanciato le nuove unitá da 3 litri.


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Gian
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da Gian »

bassplayer ha scritto:
24/01/2022, 14:02
Mi auguro un ritorno del 2.0 Hdi, sempre stato un'ottima unitá
Sai perché ?
Per il volume unitario delle camere di combustione ottimizzato per ottenere il massimo rendimento volumetrico.
se al 4 cilindri 2.0 gli si aggiungono 2 cilindri ecco ottenere il 3.0
;-)
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bassplayer
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da bassplayer »

interessante, grazie, non lo sapevo. Forse é anche questo il motivo per cui il gruppo VW ha dismesso il 1600cc TDI e reintrodotto i 2.000cc da 110 cv

RogerAL
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da RogerAL »

Con 300/400cc di cilindrata unitaria, un diesel funziona al minimo sindacale, con 500cc riesce a funzionare bene, con 600cc o oltre, ci si può fare ciò che si vuole, anche come potenza specifica ;)

Saluti
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bassplayer
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da bassplayer »

Per lavoro sono piú a contatto con diesel dalle cilindrate unitare ben diverse di solito 1100 - 1200cc a cilindro :mrgreen: :mrgreen: e le potenze non sono molto alte :lol: molto diffusi sono i tre cilindri da 70 Kw e cerchi da 26"

RogerAL
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da RogerAL »

@ Bass....

Stiamo parlando di potenze automobilistiche, non dei Fresia (ci ho lavorato 3gg, in quella bella azienda) spalaneve ;)
Oltretutto per quelle cilindrate unitarie da te citate, vale la pena parlare di coppia e non di potenza specifica....corse lunghissime che di "sportivo" hanno davvero nulla.
Per fare un raffronto: ottenere potenze specifiche di 100hp/lt è problematico fino al 1600cc (400cc/unità)....relativamente semplice fino al 2000cc (500cc/unità) ...semplice oltre i 550cc/unità (tipicamente 2200cc e oltre)

Saluti
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Squalo
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da Squalo »

"Nella sua visita alle fabbriche di Termoli e Pratola Serra, Tavares non ha nascosto le sue perplessità per le politiche green dell'Unione europea, che non tengono conto dell'importanza dei veicoli diesel all'interno dell'economia continentale. L'ad si è detto non convinto nemmeno della vocazione all'elettrico puro come unica via di riduzione delle emissioni, abbandonando tutto il progresso tecnologico degli ultimi anni riguardo ai motori a combustione interna."

https://www.quattroruote.it/news/indust ... _2023.html
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Nacot
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da Nacot »

Titolo odierno del Corriere della Sera:
Milano, inquinamento record: a gennaio 25 giorni da bollino rosso
È il dato parziale peggiore del decennio


A prescindere dal fatto che l’inquinamento da autotrazione é una parte del problema, e neppure la predominante, ma é la parte dove si possono rapidamente limitare i danni, già perché sembra che nessuno ricordi che ogni anno muoiono in Italia per inquinamento oltre 60.000 persone, già SESSANTAMILA!
Perciò trovo assolutamente necessario bloccare SUBITO l’uso nelle aree urbane allargate (per la Lombardia il vasto quadrilatero Milano-Bergamo-Como-Varese) degli endotermici euro 5 e inferiori, Diesel o benzina che siano

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Gian
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da Gian »

Sarà mica che le tante polveri sottili che durante la notte si depositano sul manto stradale; di giorno durante la normale circolazione dei veicoli tornano a volare e così le centraline le rilevano in aggiunta ad altre che si producono durante il giorno stesso.

Morale :
L'esperimento condotto a Parigi per un mese, durante il quale tutte le notti vennero lavate le strade nell'intorno delle centraline rivelatrici, ha ampiamente dimostrato che gli inquinanti rilevati durante il giorno diminuirono notevolmente.

Chi entra per esempio tutti i giorni a Milano paga dazio.
Una parte di quel dazio basterebbe che venisse destinato a tali operazioni e TUTTI gli abitanti respirerebbero aria più pulita.
Almeno nell'immediato tale soluzione se stesse veramente a cuore il problema della salute si potrebbe risolvere in modo positivo.

Certamente vanno ricercate altre soluzioni che vadano ben al di la del blocco della circolazione.
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Alex22
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da Alex22 »

senza dimenticare il problema caldaie
Peugeot 308 allure 1.6 bluehdi 120cv eat6 grigio platino. Vetri oscurati, keyless system, retrocamera, pedaliera alluminio, battitacco in acciaio, ruota di scorta. Aprile 2018. LINK

Peugeot possedute in precedenza: 206 1.4 XT (2002) 2007->2018, 205 1.1 Open (1990) 1998->2007

luctun
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da luctun »

Esperimento interessante, che non conoscevo. E che sicuramente aiuta a comprendere le dinamiche del problema. Ciò che però mi chiedo è questo: se si effettuasse il lavaggio delle strade ogni giorno (a parte il discorso costi), quelle polveri sottili dove vanno a finire? Immagino nei corsi d'acqua, con tutto ciò che ne consegue. A mio avviso, stante che la maggior produzione di queste non avviene a causa delle auto, il punto è ridurre drasticamente la mobilità personale, per quanto possibile. Ma questo alla fine on è che un grandissimo blocco della circolazione
Peugeot e-208 GT pack rossa 11+100 kW

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bassplayer
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da bassplayer »

https://www.quattroruote.it/news/indust ... zato_.html


In un’epoca in cui si parla prevalentemente di lanci d’inediti modelli a corrente, fa notizia l’annuncio di un nuovo motore diesel omologato Euro 7, italiano, da realizzare nello stabilimento di Pratola Serra (Avellino). A svelarlo è stato il gran capo di Stellantis in persona, Carlos Tavares, in occasione di una visita presso l’impianto campano. Un progetto tecnico che vedrà la luce nel giro di 14-15 mesi e potrebbe aprire tutta una serie di prospettive commerciali inaspettate in quest’era di programmi quasi interamente incentrati sulla propulsione elettrica. Siamo nel campo delle ipotesi, perché non è ancora trapelato nulla di ufficiale da parte di Stellantis circa le opportunità d’impiego di questo Euro 7 sulle auto del gruppo. Ma resta il fatto che il tanto (da alcuni) vituperato diesel, in versione rinnovata e ancora più pulita, può tornare sotto i riflettori e dare il suo contributo alla riduzione delle emissioni nocive, “allungando” così la vita dell’intero comparto “tradizionale”. La notizia qui implica un cambio di strategia non tanto nella pianificazione prodotto, perché questo propulsore è stato evidentemente deliberato tempo fa, quanto nella comunicazione: il diesel può uscire dal limbo, può tornare ad avere un ruolo nell’agenda dei grandi gruppi, senza vergogna e senza censura. Il resto lo dirà il mercato.

Diesel, strada aperta. Detto ciò, cerchiamo di capire qualcosa in più di questo motore a gasolio Euro 7 in arrivo nel corso del 2023. Lo ripetiamo: non è stato ancora confermato ufficialmente il possibile utilizzo di questa unità nel comparto automobilistico del gruppo franco-italiano. Dunque, possiamo solo fare dei ragionamenti, che andranno poi sottoposti alla prova dei fatti. Intanto, però, il progetto c’è, e potrebbe far ben sperare chi, nel frattempo, continua a macinare tanta strada ogni giorno, senza aver trovato sul mercato nessuna alternativa al caro, “vecchio” diesel.

Minori emissioni. Il nuovo “Euro 7” avrà, di base, alcuni punti di convergenza con l’attuale, doppia produzione di Pratola Serra: ci riferiamo ai recentissimi 2.2 a gasolio omologati Euro 6d-Final destinati ai veicoli commerciali e a quelli di analoga cilindrata, ma diversi per struttura e alcuni particolari, in dotazione alle Alfa Romeo Giulia e Stelvio. In comune con tutti questi propulsori, la nuova unità avrebbe alcune caratteristiche di fondo, come il tipo di frazionamento a quattro cilindri, la cubatura di 2.2 litri (anche se leggermente più elevata da quella di oggi: cioè, 2.184 cm3 contro 2.143), mentre le parti in movimento e gli accessori dovrebbero essere nuovi o profondamente evoluti. Una serie di modifiche e un aggiornamento così corposo, da far parlare, sì, di discendenza, come pure di un’unità completamente nuova.

Dal Ducato in avanti. Il motore con cui l’inedito Euro 7 condividerebbe più cose, comunque, dovrebbe essere il recentissimo propulsore a gasolio che equipaggia l’ultima evoluzione del Fiat Ducato: il 2.2 Multijet3, di 2.184 cm3 appunto, che si presenta come un bel passo avanti rispetto al precedente 2.3, continuamente evoluto, ma ormai di origine lontana (Sofim/Fpt). Il 2.2 commerciale viene offerto con diversi livelli di potenza (120, 140, 160 e 180 CV) e alcune soluzioni interessanti, come la doppia iniezione di AdBlue, la valvola Low pressure Egr e il Wcac (Water charge air cooler). Ricordiamolo, questa nuova famiglia di motori a gasolio è dotata di basamento di ghisa, mentre i 2.2 che equipaggiano le Alfa Romeo Giulia e Stelvio presentano quello di alluminio. Insomma, nello stabilimento di Pratola Serra sono già presenti tutti gli “elementi” e il know-how per realizzare, se così sarà deciso, un’unità rinnovata Euro 7 che potrebbe essere destinata anche alle vetture. Forte di misure simili, nel campo delle dimensioni e dell’interasse cilindri, che lo renderebbero “compatibile” alla produzione sulle stesse linee in cui ora vengono assemblati i propulsori del furgone Fiat Ducato e delle vetture Alfa Romeo.

Soluzione ancora valida. Dicevamo del diesel pulito. Lo è già oggi, come non mai, anche perché l’evoluzione di questo tipo di motore non si è mai fermata e il livello di efficienza raggiunto (oltre che di prestazioni) è davvero elevato (sul tema, vi consigliamo il seguente articolo Q Premium). Le Case lo sanno bene e infatti alcune di esse hanno continuato a investire molti denari sui motori a gasolio (nonostante la campagna denigratoria di cui è oggetto e le iniziative di bando alla circolazione di alcune metropoli europee). Senza fare, però, pubblicità alla cosa. Insomma, se fino a oggi le Case hanno sottolineato il loro impegno sul fronte dell’elettrificazione, adesso i riscontri tiepidi del mercato e i prolungati effetti della pandemia sommati a quelli della crisi dei microchip hanno indotto i quartieri generali dell’automotive a rivedere le proprie strategie di comunicazione, troppo incentrate su un’unica strada: il full electric. In un mercato che vedrà, con ogni probabilità, uno slittamento dei piani di diffusione di massa delle vetture a corrente – perché quello delle Bev resta comunque l’obiettivo finale, unico per tutti – non si possono più escludere dal tavolo quelle alimentazioni endotermiche, ulteriormente rinnovate, che il mercato ancora chiede.

Più indizi... Insomma, quello del diesel Euro 7 di Pratola Serra potrebbe essere un segnale forte che si somma ad altri – come quello, per esempio, che viene della Volkswagen sull’utilizzo di carburanti sintetici sui motori TDI di ultima generazione –, indicando una cosa: c’è ancora vita per le motorizzazioni tradizionali, in tante forme. Staremo a vedere. Senza dimenticare una cosa: se si deciderà, per esempio, di destinare questo diesel Euro 7 anche alle vetture del gruppo Stellantis, si confermerà una risposta adeguata a un’esigenza di mercato ancora consistente in Italia e in alcuni Paesi del Vecchio Continente, seppur in forte calo rispetto agli anni d’oro.

RogerAL
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da RogerAL »

Nacot ha scritto:
31/01/2022, 10:24
Titolo odierno del Corriere della Sera:
Milano, inquinamento record: a gennaio 25 giorni da bollino rosso
È il dato parziale peggiore del decennio

Il motivo io lo conosco: c'era più gente ieri a Milano (una bolgia unica....forse anche per questo c'erano 14°), che a Natale.....non saprei negli altri giorni di gennaio, ma quello di ieri basta ed avanza per febbraio!
Lo posso condividere, in quanto , zona navigli, ho girato per alemno una mezzoretta a cercare parcheggio e quando mi ero quasi rassegnato al Famagosta, ho trovato un "buco" in via Rimini (chi del posto sa di cosa parlo), Si, anch'io ho contribuito alla mia parte di inquinamento, ovvio, ma provenendo da 90 km di distanza, non ho avuto altro modo di trasferirmi a MI ed i treni li lascio a chi vuole farsi del male!
In ogni caso, lasciamo stare le caldaie o le fabbriche: per il centro cittadino in genere, è il traffico ad incidere e lo dimostarno i dati al tempo della pandemia nel secondo trimestre del lockdown del 2020, dove la mappa dell'inquinamento su tutta la P. Padana, era drasticamente ridotta (come in Cina!).

Saluti
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Gian
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Re: Diesel addio... oppure no

Messaggio da Gian »

.....sarebbe anche doveroso ricordare agli amministratori locali e nazionali che per eccellenza il motore diesel è il miglior motore policarburante, dove basta combinare assieme la combustione di 2 carburanti (ad esempio gasolio + metano oppure gasolio + gpl soluzioni già sperimentate ) per abbattere le emissioni allo scarico.
Se poi si volesse fare uno sforzo in più, esistono carburanti la cui formulazione è sintetica.
Diversamente, si potrebbe anche attingere da fonti naturali.....come ad esempio olio d.c. ovviamente opportunamente trattato......

Su un mio vecchio HDI senza FAP molti anni fa, avevo condotto un esperimento ottenendo valori di inquinamento allo scarico (misurati) molto molto bassi al pari di quelli di un diesel euro 5 con FAP !

Manca la volontà di fare e adeguare !!
Infine per le città le soluzioni ibride plug-in con l'installazione di eventuali kit di conversione ( già disponibili basta volerli) sarebbero almeno nell'immediato soluzioni vincenti.
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