Pensa che quando cablavamo i parchi lampade per automotive (indotto gruppo Fiat) usavamo delle lampadine da 3c (candele) e 2a (ampèrè) con attacco E14 e 220v (volt) in serie alla propria resistenza di riscaldo da 300w (watt) sempre a 220v. Il tutto era alimentato naturalmente a 380v
Qualunque altra lampadina "normale, anche a 220v, bruciava nel giro di qualche secondo o decimi di esso.
Il parco lampade era composto da 120 lamnpade e questo sistema serviva a capire quale resistenza si fosse bruciata nel tempo...o perlomeno con problemi, a volte nel cablaggio stesso, sottoposto a temperature elevate (nell'ordine dei 300°) o movimentazione su catenaria con cicli di 2 al minuto.
Questa filippica , in sintesi, per spiegarti come funzionano 2 carichi in serie. Poi, pensa che un motore asincrono trifase, può assorbire fino a 7 volte (e non 10) il proprio assorbimento nominale con moto non bloccato ed adeguatamente calibrato. Dopodichè brucia, il motore...quindi non saprei come faccia un carico resistivo a superare tale limite di un carico induttivo. Non sono ingegnere...quindi mi fido di te ma qualche piccolo dubbio mi rimane, mi spiace.
Ed attento a non confondere l'intensità con il potenziale, sono cose assai diverse
Dulcis in fundo...non hai idea di quante lampade ho cambiato , anche neon, solo perchè mancava il neutro, una volta a causa di filo tranciato da un topo!!! In impianti trifase, ovviamente.
Saluti