Nel caso specifico avevi antineve davanti e estive dietro, dei quali poi bisognerebbe anche valutare l'usura e durezza. Su neve. Magari ghiacciata sotto o magari no, ma stiamo cmq parlando di casi estremi e da non imitare assolutamente.
Non sono certo il caso in questione, ma sicuramente l'idea di fondo è stra-corretta, se parte il posteriore ciao.
Ma la domanda sarebbe, se avessi avuto le gomme estive davanti, saresti riuscito a partire? Svoltare agli incroci? Frenare? Probabilmente non saresti uscito dal garage e le avresti già cambiate 10-20.000 km prima
Il che se da una parte mi da ragione, dall'altra conferma la tua teoria, con le consumate davanti difficilmente si arriva a livelli estremi (a meno che non ci si ritrova a nevicate improvvise, intendevo a parità di condizioni), perchè appena senti che l'anteriore non tiene più cambi le gomme.
Concordiamo tutti su questo ed è giustissima la tua premessa. Qui ci giochiamo delle vite e l'integrità dell'auto.
Le catene servono solo quando vengono montate, e cioè su neve, per brevi tragitti e non per tutti i Km che percorriamo in inverno. Questo è il grosso valore aggiunto delle antineve, che servono anche sotto la pioggia, con ghiaccio, con temperature bassissime e aumentano il grip rispetto alle estive.
E le catene danno ragione di nuovo a @Roger, quando vengono montate sulle ruote motrici, cioè davanti in questo discorso, dietro cosa resta? 2 gomme invernali ottime o 2 invernali a metà vita? Meglio la prima!
Esatto, il solito Gian impeccabile e chiaro, aggiungo un grafico per facilitare le future letture da parte dei neofiti:Gian ha scritto: ↑11/11/2021, 20:03Dinamicamente le ruote anteriori devono impostare la curva e quindi contrastare quella forza centrifuga generata dalla velocità e dall'angolo di sterzo.
Il posteriore deve gestire la forza centrifuga generata dall'anteriore.
Per avere un comportamento dinamico quanto più bilanciato possibile, entrambi gli assi devono essere dotati degli stessi pneumatici aventi medesime caratteristiche.
Ed era questo il punto su cui volevo rispondere, salendo di un gradino dalle discussioni da bar, quindi riservandole a chi sa quello che fa e ogni affermazione che seguirà non può essere azzardata o lasciata al "l'ho letto su Facebook" oppure "proviamo e poi si vedrà".Gian ha scritto: ↑11/11/2021, 20:03L'andare a montare 2 pneumatici nuovi e 2 vecchi si sbilancia il comportamento dinamico dell'auto.
Come effetto avremo che dove le 2 nuove tengono, le 2 vecchie potrebbero perdere aderenza e l'auto potrebbe sottosterzare o sovrasterzare a seconda dell'asse sul quale sono montate le vecchie e le nuove.
Se parliamo di un'auto immaginaria perfetta o di una con un assetto neutro (Subaru Impreza a sentire in giro), con baricentro basso, posizionato al 50% sui 2 assali, ammortizzatori ok ecc. allora il tuo discorso non fa una piega.
Ma se uno va a vedere la propria auto, le cose cambiano, esistono quelle prevalentemente sottosterzanti (la maggior parte), quelle sottosterzanti, quelle con reazioni improvvise (come la mia 206 o l'Audi TT che per questo, e dopo i morti, ha deciso un radicale cambiamento, riducendo la tenuta ma aumentando di molto il feedback), ecc ecc.
Se un'auto è decisamente sottosterzante, aumentare molto la tenuta dietro e diminuire quella davanti è un suicidio. Citando @Roger: "un sottosterzo lo puoi controllare, perlomeno in quasi tutte le condizioni di guida" non concordo, sicuramente è molto più semplice e sicuro, ma è cmq pericolosissimo rischiare di ruotare lo sterzo e vedere l'auto che va dritta. Questo in condizioni normali, figuriamoci in caso di pericolo improvviso. E anche in questo serve una certa abilità che non tutti hanno. Poi certo l'ABS aiuta, anche l'ESP interviene (e questo non tutti lo sanno, pensando si attivi solo per il sovrasterzo), la cosa è molto più intuitiva e meno pericolosa nel paragone, ma cmq pericolosa, e questo accade non in condizioni estreme ma di continuo, negli incroci, nelle curve anche larghe, nelle frenate ecc. Non cadiamo solo nel sottovalutare questo aspetto. Molte "casalinghe" non sono in grado di contrastare il sottosterzo su fondi scivolosi, anche in città. Anche se sicuramente è più facile e intuibile, molti incidenti avvengono per questo motivo.
In ALCUNI casi mettere davanti le gomme più nuove può migliorare i comportamenti dinamici aumentando e diminuendo dove serve, un modo facile per compensare i "difetti" progettuali dell'auto.
Inoltre da tanta trazione e sterzo che servono in tutte le occasioni di tutti i giorni, non solo nelle emergenze e casi limite. Quello del mio 206 era fantastico, ma sulla neve anche con estive nuove non aveva grip (misura delle gomme più piccole da libretto 195/55 R15, troppo larghe e basse, specie se paragonate alle altre 206 di altre motorizzazioni). Un semplice cavalcavia neanche troppo inclinato mi aveva fermato una volta, ho dovuto fare retromarcia (per fortuna non c'era nessuno), disattivare il TCS/ESP e riprovare. Nel tempo sono stato obbligato a imparare queste tecniche che mi sono servite anche in presenza di ottime Michelin Alpine4 che ho installato successivamente. Quando c'è tanta neve e devi viaggiare, o impari o...
Concludo dicendo che "migliorare i comportamenti dinamici" non vuol dire fare cosa ci pare, è sempre una condizione da valutare senza mai esagerare ne da un lato ne dall'altro. Il mio 208 con le gomme da 17" perde molto facilmente l'avantreno quando si sterza, mentre il retrotreno è "blindato". Cosa che si nota anche con i 15" invernali, quindi ho tantissimo margine per ridurre dietro e aumentare davanti, avendo sempre l'auto con una indole sottosterzante in tutte le occasioni.
Se no non l'avrei mai fatto, e cmq questo discorso vale per me, per la mia 208 3 porte che pare essere molto diversa da altre 208 5 porte o che leggo in giro. Ad esempio io ho cambiato gli ammortizzatori quest'anno, dopo 120.000 Km, e non per i problemi conosciuti che leggo di continuo su questo forum.