@@@@ Mattia
Il problema di quando i motori murano non è tanto da sottovalutare ne tanto meno da trascurare.
Se mi permetti spiego un attimino il comportamento pratico dal punto di vista della guida di tutti i giorni il fatto che murano.
Lo faccio con un esempio pratico affinché tutti possano verificarlo di persona.
Ipotizziamo di viaggiare in 4° marcia ad una velocità di circa 40 50 km/h pigiamo tutto l'acceleratore e lasciamo che l'auto inizia a prendere velocità senza mai cambiare marcia. Quando il motore arriverà a circa 3000 giri o comunque in prossimità del regime al quale ha erogato la massima potenza esempio 75 cv si noterà che l'auto smetterà di accelerare e la velocità raggiunta con quella marcia (benché percepiamo che potrebbe tranquillamente aumentare ancora) aumenterà molto ma molto lentamente e ci si ritrova nella condizione in cui il motore a quel regime non ha più nulla da fornire.
Questo comportamento pratico è inteso come "murare" cioè viene a cessare l'erogazione di potenza da parte del motore raggiunto un determinato regime.
Tale fenomeno lo si avvertirà maggiormente con le marce lunghe es 4° 5° e per chi ce l'ha 6°
Torniamo al fatto che non è per niente simpatico trovarsi con questa condizione.
Le 2 condizioni peggiori in cui ci si potrebbe trovare sono quelle durante un sorpasso dove l'allungo del motore risulta in molti casi di fondamentale importanza e la salita su una strada ripida.
Nel primo caso se ne fa a meno e pace.
Nel secondo caso le cose potrebbero complicarsi in funzione di altre condizioni che di seguito spiegherò
Quando si affronta una strada in montagna sarebbe bene sfruttare il motore nell'intorno del regime di coppia massima per agevolarne la salita e diminuire lo sforzo.
Ma come tutti sanno anche in salita si deve cambiare marcia e per questo diventa importante e in alcune condizioni (come per esempio massimo carico e strada molto pendente), disporre di un buon allungo dei giri massimi poiché nel tempo in cui si cambia marcia di fatto l'auto rallenta e tale rallentamento diverrà molto più evidente qualora ci si trova nelle 2 peggiori condizioni citate vale a dire maggior carico e maggior pendenza della strada.
Il fatto che il motore non ci permetta di attenere un sufficiente allungo di giri prima di cambiare, di fatto ci porta una volta cambiata marcia (per esempio dalla seconda alla terza), a ritrovarsi col motore molto sotto il regime di coppia massima al punto da dover reinnestare nuovamente la seconda e così via per poi prendere velocità e cambiare nuovamente, salvo poi ritrovarsi nella stessa condizione di prima.
Se a queste 2 condizioni di per se gravose se ne aggiungesse un'altra altrettanto negativa legata alla perdita di potenza dovuta all'altitudine nel caso fossimo a 2500 metri o anche più, immediatamente ci rendiamo conto di come sia totalmente inadeguato il nostro motore in quella condizione.
L'aumento della quota porta ad un progressiva perdita di pressione atmosferica la quale diminuisce anche la pressione dell'aria aspirata nei condotti di aspirazione del motore. Aria che risulta anche maggiormente rarefatta e quindi meno adatta ad ottenere la giusta miscela aria/gasolio (rapporto stechiometrico).....
Vi sembra niente. Provate a salire per esempio su qualche passo alpino che abbia quelle quote o anche qualcosa in più e noterete tutti gli effetti.
Certamente le centraline in parte correggono tali carenze ma nulla possono per contrastare il fenomeno a quelle quote.
Infatti se raggiungerete per esempio una quota di circa 1000 metri non noterete alcun calo perché viene in parte compensata dalla centralina attraverso una correzione dell'iniezione. Oltre tale quota, le cose iniziano via via a peggiorare diventando dapprima quasi impercettibili salvo poi manifestarsi con tutti i suoi effetti.
E questo vale tanto sia per i motori a benzina che per quelli a gasolio indifferentemente se turbo o aspirati.
Con un mio vecchio turbodiesel a iniezione indiretta e pompa rotativa, mi son spinto sopra i 30000 metri ed il comportamento alla guida era che sotto i 1700 giri il motore era vuoto letteralmente vuoto di spinta.
Al di sopra di tale regime il motore spingeva come fosse un'aspirato perché a quella quota si era vanificato l'effetto mezzo bar di pressione di sovralimentazione da parte del turbo salvo poi trovarselo a murare poco oltre i 2700 giri
Nessuno ne parla perché son condizioni quasi estreme per tutti i motori, tuttavia ci sono e ci si può trovare.
In pratica si restringe il range di utilizzo del motore dove si perde tutto sia ai regimi più bassi e sia a quelli più alti.
Spero non avervi annoiato ma fa parte dell'effetto "murare" di un motore.
Gian
