Probabilmente non l'ho mai detto, è stato il mio "segreto Peugeot"

però la 206 mi è sempre piaciuta moltissimo. Fino dal primo esemplare che vidi su strada nel 1998, pochi giorni dopo la presentazione ufficiale, acquisto di un'amica che aveva sostituito una 106 e che mi parve un'astronave, con quelle linee così arrotondate e "feline". Ricordo ancora la meraviglia nel constatare la profondità del cassetto portaoggetti rispetto a quello risicatissimo dell'allora mia Lancia Y 1.2 16v. E ricordo anche lo stupore nel viaggiare, circa un anno dopo, su una delle prime HDi di proprietà di un altro amico... il diesel common rail faceva impallidire i miei 86 cavalli
Poi sono successe tante cose... decisi di mandare la Y in pensione e di sostituirla con la "sorellona" della 206, la 307. Poi arrivò il Club e, negli anni, altre vetture Peugeot, ma la 206 mi è sempre rimasta in testa, seminascosta nel fondo delle retrostanze del cervello. Fino a pochi mesi fa quando, durante i preparativi per la partecipazione del Club ad Auto e Moto d'Epoca, presso la Fiera di Padova, in un colloquio con il Club Storico Peugeot Italia, emerse il fatto che sarebbe stato bello portare all'esposizione una 206, vettura da poco entrata nel novero delle auto storiche ma ancora moderna e attuale. Purtroppo nessuno ne aveva una adatta a portata di mano e fu in quel momento che rimasi folgorato da un annuncio di vendita, pubblicato su un noto sito, che proponeva una bella GTi del 1999 (una delle prime), apparentemente in ordine, a pochissimi chilometri da dove vivo.
Le condizioni sembravano veramente buone e la cifra richiesta era onesta, per cui decisi di andare a vederla e, nonostante il venditore me la facesse trovare praticamente coperta di foglie

mi bastò poco per capire che le condizioni erano davvero corrispondenti alla descrizione fatta nell'annuncio. A parte alcuni piccoli segni sulla carrozzeria (inevitabili in 21 anni di vita), la targhetta GTi destra un po' rovinata e il volante in pelle leggermente sfogliato, tutto il resto si presentava in perfetto stato: perfino i particolari in Alcantara dell'abitacolo non erano eccessivamente usurati. Colore Grigio Fiandre, una tinta che mi parve molto elegante e che allo stesso tempo conferiva alla GTi un provvidenziale aspetto anonimo, poco meno di 170mila km all'attivo certificati dal libretto dei tagliandi, un solo proprietario fino al 2016 quando venne acquistata dall'attuale proprietario (un meccanico che l'ha sottoposta ad una revisione generale), spoiler posteriore e cerchi in lega da 16" optional, sensore pioggia (che nemmeno la mia 307 Speed'up aveva)... cosa chiedere di più?
Mi sembrarono ragioni sufficienti per decidermi all'acquisto che venne completato in tempi rapidissimi, anche perché la fiera incombeva. Il proprietario mi cedette anche i cerchi originali da 15"

La macchina fu sottoposta ad una pulizia generale e ad una veloce lucidatura per renderla adatta al palcoscenico e -voilà!- per alcuni giorni fu la protagonista del nostro Club ad Auto & Moto d'Epoca... e forse alcuni di voi hanno avuto modo di vederla dal vivo o nelle nostra foto pubblicitarie
Adesso, terminato il "momento di gloria", la sto usando alternandola alla Nuova 5008... in città è decisamente più pratica e, sorprendentemente, non consuma nemmeno tanto quanto mi aspettassi. Il colore anonimo la rende insospettabile... se non si presta attenzione allo spoiler, ai cerchi e alle piccolissime targhette "GTi" sulle fiancate, tutti particolari individuabili solo da occhi esperti, sembra una normale, tranquilla 206. Ma qualche indisciplinato della guida ha già avuto modo di capire che non bisogna infastidire la piccola "enfant terrible"...
Di seguito, qualche foto...
