Eccomi quà. Finalmente un po' di tempo per esporre la mia versione, purtroppo relegata alla sola giornata di Sabato.
Caricata tutta la famiglia partiamo con l'intento di arrivare direttamente a Monteriggioni.
Mi sarebbe piaciuto raggiungere il gruppo già a San Gimignano e partire in carovana sparando dagli altoparlanti "Life is a highway" del film Cars della Disney come nel precedente raduno ma questo avrebbe comportato una levataccia anche per i bimbi e questo l'ho voluto evitare.
Dopo pochi chilometri e le prime colline ci infiliamo dentro una nebbia che non prometteva niente di buono
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Fortunatamente alle porte di Siena tutto svanisce e si spalanca una giornata stupenda, non solo meteorologicamente parlando, che rimarrà tale fino a notte inoltrata.
Arrivato a destinazione padello subito il parcheggio e salendo l'ultima salita vedo Max che è già intento a scattare istantanne del paesaggio.
Ritrovo la strada ed al parcheggio salutiamo i primi (e unici) arrivati per il momento. Nibert e Romy con la loro leona bianca. Neanche il tempo per conoscerci un po' ed arriva la carovana
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Preceduta da Alessio che si adopera subito a fare il parcheggiatore abusivo stile aviere sulle portaerei. Gli mancano solo le torce in mano e la pettorina arancione (che però sfoggerà in seguito). Fish saluta ma non viene considerato per niente. Il lavoro prima di tutto.
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5 minuti di lavoro, gli mancava solo il fischietto, e tutte le leone sono piazzate lungo il perimetro libero del parcheggio.
Bell'effetto non c'è che dire, con la cinta muraria di monteriggioni sullo sfondo.
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Poco dopo i primi saluti di circostanza si viene richiamati all'ordine e diligentemente ci si mette in fila dietro la macchina della gestione raduni. Sembrava un misto tra raccolta spiccioli per il lavoro di parcheggiatore e consulto di gruppo dietro l'auto di servizio della polizia municipale quando fermano per contestare un verbale
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Invece si trattava del disbrigo pratiche di rito e la distribuzione dei numeri di gara della EcoCup con tanto di adesivo tipo rally e roadbook.
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A questo punto c'è chi con l'adesivo in mano si chiede
"e mo che ci devo fà" ed invece chi chiede
"sicuro che non rovina la vernice?".
Poi nascono varie forme di pensiero.
Chi lo preferisce dritto al centro del cofano, chi sempre dritto ma di lato, e chi lo preferisce storto.
Poi chi lo attacca con precisione certosina e chi invece opta per un
appiccico sbrigativo tanto che alla fine ci sono tante bolle che assomiglia più ad un cencio (siamo in Toscana) di carnevale.
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Poi chiamati a raccolta viene il momento di Massimo in versione cicerone che ipnotizza i
radunandi con i suoi cenni storici dando un senso alla visita del borgo che già si stava delineando come un assalto di massa al primo bagno e/o trattoria popolare disponibile all'interno delle mura
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Si sale quindi tutti sul colle chiamato Monte Ala e neanche tanto compatti si entra tutti all'interno del centro storico di Monteriggioni passando dalla Porta Franca (o Romea) che è orientata verso la città del palio
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Finalmente posso distrarmi un po lasciando scorrazzare liberamente i ragazzi. Tra le cose che attraggono la mia attenzione c'è un gruppetto di uomini che raccolgono le olive proprio vicino alla piccola chiesa di Santa Maria Assunta del 1200. Piccolo preambolo ad una delle cose squisite che ho potuto assaggiare alla degustazione presso l'Agriturismo Tenute Niccolai.
L'olio novello
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Dopo aver recuperato la prole entriamo nel piccolo museo di armi ed armature medioevali dove già buona parte del gruppo ha già fatto la sua visita. Mentre sono concentrato a scattare una foto ad un cartellone dove si vede bene il borgo dall'alto (la messa a fuoco era alquanto problematica)
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Sento un po di trambusto ed i miei figli mi chiamano dicendo:
Babbo, guarda! Un
Gormito. Sembra Navus del Popolo del Vulcano, terza serie.
Ancora un po' e mi viene un colpo.
Avevano ragione. Marco, te possino...
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Quando gli ho detto, non ricordando al momento il nome, che invece era SkyDragon, candidamente mi hanno chiesto:
E di che popolo è?
Riemergiamo all'esterno non prima di esser passati dal bancone ricevimento dove erano esposti accessori vari e dove vedo Carlo che si porta a casa una balestrina come souvenir. Oggetto raffinato e di indubbio gusto che non può mancare tra gli oggetti da spolverare nei salotti più ricercati
Arriva il momento dei camminamenti intorno alle mura della città.
Visita suggestiva sulle colline circostanti e che mi da l'impressione di essere su una nave che naviga sottocosta con i passeggeri schierati sul ponte ad osservare il mare e la terraferma
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All'improvviso Carlo vuole dare un senso all'oggetto comprato poco prima e dall'alto della torre d'avvistamento punta diretto la balestra verso una
pantegana che si aggirava sul ponte inferiore
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Tra tutti la più preoccupata è Fufy che non vede l'ora di tornare tra le amorevoli braccia di Serena
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Invece l'obiettivo era del tutto diverso.
Alessio non scoprirà mai quanto è andato vicino ad avere una fiocina che trapassa il suo folto codino, tipo geisha, sempre che il tiratore avesse una mira infallibile o l'obiettivo fosse proprio quello
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Non te la prendere Ale, è tutta invidia la mia
Terminata la visita all'antico borgo, che nel frattempo causa incontro ravvicinato tra Marco e Francesco ha cambiato denominazione in Montericchioni, torniamo tutti alle nostre amate vetture e ci prepariamo alla tradotta che ci porterà tutti al pranzo. Dopo qualche timido testacoda senza pretese nella ghiaia del piazzale ad opera di qualche temerario, tutti tornano nei ranghi e si parte.
To be continued....
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