In autostrada in A26 in pieno Turchino la macchina all'improvviso non supera gli 80, scalda e fuma un po'.
Mi fermo all'area di servizio e sono avvolto da nuvola di fumo bianca, prima dallo scarico e poi anche dal motore.
Il paraurti posteriore attorno allo scarico è tutto bianco e per terra ci sono scaglie di 2-3 mm bianche(??).
Nessun allarme nè spia accesa, solo temperatura un pè più alta.
Ok, ho pensato, siamo ai 173.000 km e abbiamo finito di correre

Vedo un piccolo taglio sul manicotto ed il benzinaio mi consiglia di fasciarlo con il nastro telato (che vende là). Ci provo ma non riesco a fare un giro completo del tubo,non c'è spazio.
Riparto ma quasi subito il nastro cede ed il motore di nuovo non va.
Decido di uscire ad Ovada in cerca di fortuna e proprio dietro una curva trovo un carro attrezzi il cui autista nonchè meccanico mi invita a seguirlo in officina per vedere di mettermi in grado di tornare a Venezia.
Taglia la testa al tubo rotto, infila un pezzo di tubo di metallo di una marmitta e recupera una testa di un manicotto usato ed un paio di fascette facendo così una riparazione temporanea che mi porta però a casa come se nulla fosse successo.

Morale era il manicotto che dal motore va all'intercooler ed essendo bucato non lo sovraalimentava (x questo non sentivo la turbina). Il fumo bianco e le scaglie si suppone fossero residui di gomma ed olio bruciati dal fap.
Desidero ringraziare pubblicamente la disponibilità e la gentilezza del titolare (di cui purtroppo non ricordo il nome) dell'Autofficina di Rocca Grimalda che nonostante fosse superimpegnato e per di più di sabato pomeriggio non mi ha lasciato a piedi ed è stato anche molto onesto. Avrebbe potuto benissimo lasciarmi in pasto del soccorso stradale...
Nel caso non lo avessi detto abbastanza

