mantak ha scritto:Stavo leggendo la discussione e ho pensato di dare il mio contributo...
Premetto che la mia esperienza deriva dall'insonorizzazione su strumenti musicali, ma è molto simile a quella che si fa in car-audio e in effetti ho sempre ottenuto buoni risultati utilizzando gli stessi principi... (Io sono un batterista nonchè costruttore di strumenti a percussione...per diletto!)
I materiali di insonorizzazione non devono necessariamente essere studiati dalla NASA per funzionare, generalmente sono materiali semplici e facilmente reperibili in un qualsiasi negozio di "fai da te". Sono convinto che ci siano bunissimi prodotti che vengono usati in edilizia che possono farci raggiungere l'obiettivo senza spendere capitali. Nell'home-audio molti usano dei comuni fogli bituminosi ad uso edilizio e ci sono fior fior di discussioni sui siti del settore che dicono che i materiali che spacciano per essere miracolosi in effetti non lo sono!
Io sono convinto che molte cose che vengono dette su questi prodotti miracolosi vadono prese con le "molle" e che siano almeno in parte una trovata commerciale!
La stessa cosa,e scusate se faccio il paragone ma mi sembra molto pertinente, vale anche per i cavi elettrici uso audio...credete che veramente possano stravolgere la resa dell'impianto? Io sono del settore e credetemi, tante cose che promettono con questi cavi sono tutte balle!
Questo è il mio pensiero...forse molto discutibile ma pensato con la mia testa!
Tutto stà a come si misura quel cambiamento o stravolgimento, ci sono miei clienti che dinanzi ad un passaggio da un lettore cd Classè Audio CDP 100 ad un Accuphase DP 77 rabbrividiscono e chi è assolutamente insensibile, figuriamoci poi a discernere i cablaggi(ne nascono 5 al minuto di aziende che vendono questo fumo), resta il fatto che la differenza tra i vari cavi c'è e si sente, poi si può discutere sui costi ma dove c'è ricerca e dove c'è soprattutto gusto non c'è perdenza e se si apprezza il miglior suono di un cavo Audioqueest rispetto ad un altro allora non puoi fare altro che accettare le conseguenze comprandolo o ignorarne l'esistenza.....quest'ultima cosa difficilissima una volta provato....
Il problema che l'audiofilo ancora non ha compreso che l'errore principale è rincorrere sempre nuovi marchi trascurando la tradizione e l'esperienza dei prodotti che hanno sulle spalle 30/40 anni...., se si ragionasse così si farebbero pochissimi errori di acquisto in questo settore, e soprattutto, si ascolterebbe di più musica al posto di rincorrere i continui cambi di ampli etc. solo per puro e semplice gusto del possesso.
Per mia esperienza è diffcile trovare 5 marchi validi per categoria di prodotti poi basta aprire un annuario e ci si ritrova con 1000 nomi diversi e tutti o quasi fatti nella stessa fabbrica cinese senza nessuna ricerca o altro.....vedesi in ambito Home il fiorire di tanti ampli a lampadine(valvole) che vengono addirittura paragonati ad Accuphase, Audio Research, Marantz etc.