VIDA ha scritto:plutot307 ha scritto:A detta della Ferodo il loro 5.1 (.1 attenzione) ha caratteristiche di durata
analoghe ad un normale DOT4 ma la temperatura di ebollizione e'
sensibilmente superiore (e questo lo ho letto in vari siti su internet).
Non sapevo delle caratteristiche del ".1". Buono a sapersi. Per il prossimo cambio liquido freni ne terrò conto, perche l'unica cosa che mi scoraggiava del dot5 era di doverlo cambiare troppo spesso.
Ma non dovrebbe cambiare anche la modulabilità? Il dot5 non dovrebbe essere più "duro" di un dot4 o 3?
Mi sono abbastanza documentato al riguardo e alla fine ho compreso che
fondamentalmente sono due i paramteri importanti di cui tener conto nella
comprensione dei liquidi frenanti (o circuiti idraulici piu' in generale), una
e' la temperatura di ebollizione (in realta sono due, poi spiego) e l'altra
la capacita' di assorbimento dell'acqua oltre in realta' ad altri fattori secondari
ma di cui tenere conto.
La prima e' fondamentale per ovvi motivi; il liquido frenante e' a contatto
con parti che si scaldano parecchio (pinze freno) e piu' la temperatura di
ebollizione e' alta e minore sara' il rischio che si formi vapore che essendo
comprimibile introdurrebbe un elemento elastico nel circuito a pressione
di azionamento con conseguenze in casi limite ben immaginabili.
Bisogna infatti considerare che la forza sul pedale viene trasferita ai pistoncini
delle pinze mediante una caratteristica fondamentale del liquido del circuito
idraulico e cioe' la incomprimibilita' (in questo i DOT3 e DOT4 si equivalgono) senza la quale naturalmente la forza esercitata con il piede
non verrebbe trasferita perche' dispersa nella compressione della colonna
di liquido che si comporterebbe proprio come una molla!
La seconda e' una caratteristica dei liquidi utilizzati (DOT3 e DOT4) e cioe'
quella di tendere ad assorbire l'acqua contenuta nell'aria con cui questi vengono
a contatto.
Cio' comporta che dopo tempo che il liquido staziona nel circuito, per quanto
questo sia il piu' possibile sigillato, il continuo contatto con le infiltrazioni
d'aria lo rendano contaminato e cosa importante che questa parte d'acqua
avendo una soglia di ebollizione parecchio piu' bassa di quella del liquido
frenante ne abbassino la soglia abbassando la capacita' di resistenza alla
fatica dell'intero impianto.
A questo punto si puo' quindi capire perche' sono due le temperature di
ebollizione usate per descrivere le caratteristiche dei liquidi; una e' quella
assoluta a liquido "asciutto" e l'altra con il liquido contaminato per un 3%.
L'intento e' di dare dati significativi per l'uso reale.
Ora finalmente arrivo ai DOT 5 questi si distinguono dai DOT 3 e 4 per la
sostanziale differenza nella composizione (base siliconica) che li rende
completamente idrorepellenti ma con un importante rovescio della medaglia
e cioe' la caratteristica di schiumara se sottoposti a veloci vibrazioni!
Questa caratteristica introduce una certa elasticita' nel fluido che comporta
una prontezza minore nell'azione causata da una determinata pressione
al pedale rispetto agli altri tipo di prodotto.
E' chiaro che questa e' limitata e soprattuto non peggiora nel tempo ma
comunque impoverisce la potenza della frenata e quindi rende questi
liquidi non adatti ad utilizzi "racing" o comunque per chi vuole come dici
tu' Vida un "liquido piu' duro"!!
Concludo quindi con il 5.1 che come potrebbe erroneamente far credere
la sigla potrebbe essere considerato un DOT 5 ma che invece non e' altro
che un DOT 4 con una composizione che ne ha inalzato ulteriormente i
punti di ebollizione.
E ora concludo altrimenti mi sparate!!!
