Video Hybrid air

[Gian]

https://www.youtube.com/watch?v=7fdlbwjFAG4[/video]

https://www.youtube.com/watch?v=53PLymFHfHY[/video]

https://www.youtube.com/watch?v=vC2jrXDrUqs[/video]

https://www.youtube.com/watch?v=ge4nnQzesZU[/video]

[Gian]

https://www.youtube.com/watch?v=bN_UEVu8P6Y[/video]

[Gian]

https://www.youtube.com/watch?v=ZVS69_qdV1A[/video]

[bobkent]

L'idea rimane interessante, ma ormai anche Peugeot ci ha rinunciato, almeno per il momento....

[Gian]

L'idea rimane interessante, ma ormai anche Peugeot ci ha rinunciato, almeno per il momento....

Infatti
Peccato che il progetto sia arrivato al capolinea

[bobkent]

Credo che PSA si sia scontrata con le problematiche che hanno incontrato altri che hanno sperimentato questi sistemi con aria compressa. A quanto pare non è così semplice come sembra, almeno con la tecnologia attuale.

[BiciMotard]

Ma... l'unica sarebbe fare una vettura elettrica con un motore termico ottimizzato per la sola ricarica delle batterie... tipo Opel Ampera, per esempio...

http://www.ecoblog.it/post/11754/opel-a ... n-e-ibrida" onclick="window.open(this.href);return false;

[bobkent]

Sì, potrebbe anche essere un'idea.
Tra l'altro vedo spesso in giro dalle mie parti Piero Longhi con la sua Opel Ampera, la prima immatricolata in Italia.
Ma finora a parte la Opel (con la sua gemella Chevrolet Volt) era l'unica in questa configurazione (se escludiamo la stratosferica e bellissima Fisker Karma), ma non ha avuto molto successo, anzi.
La nuova Ampera, che dovrebbe uscire l'anno prossimo, dovrebbe essere diversa.

[Gian]

Magari nella configurazione hyibrid air hanno anche pensato ad un compressore al fine di caricare il sistema ....

Sta di fatto che non hanno trovato nessun partner disposto ad investire per industrializzarlo.
Considerando che PSA group rappresenta ben 3 case costruttrici, forse avrebbero dovuto compiere degli investimenti congiunti per rendere fruibile sin da subito quella tecnologia su diversi modelli del gruppo.
Ma si sa che i francesi non eccellono per rigore teutonico - per tanto - non c'è da meravigliarsi se il progetto di fatto sia arrivato ad un passo dall'industrializzazione.
A mio avviso non è escluso che per esempio Bosch possa fra qualche anno interessarsi al progetto ovviamente ad un costo irrisorio......e poi riproporlo a tutti i costruttori di automobili.
Ci vorrà tempo, denaro, ma considerando che i collaudi su strada sono stati già compiuti, chiaro segno che quella tecnologia è arrivata almeno ad uno sviluppo sufficiente per l'industrializzazione, non escluderei uno scenario come quelli già visti.

[bobkent]

Non saprei dire se è proprio come dici tu, Gian. In diversi si sono cimentati nella tecnologia con l'aria compressa (forse ricordate Eolo, un progetto tutto italiano fallito per problemi enormi nei condotti che si ghiacciavano), ma nessuno è mai andato oltre le fasi di sperimentazione. Forse al momento, con la tecnologia attuale, i costi da sostenere sono troppo elevati. Magari in futuro....
O magari si potevano prendere le risorse destinate alle auto a guida autonoma per sviluppare questa tecnologia, di sicuro più utile....

[BiciMotard]

E' come dici tu, bobkent: spesso non è tutto oro quel che luccica. Soluzioni ce ne sarebbero, ma oltre ai problemi di costi e di infrastrutture, ti scontri con quelli di fattibilità tecnica, oltre i quali non puoi andare volendo rimanere nell'ambito della ragionevolezza (hai citato tu giustamente il problema del raffreddamento dell'aria mossa ad alta velocità, e lì non ci puoi fare niente).
Ci sono infatti casi in cui questi problemi non sono facilmente superabili come ad esempio l'idrogeno (che per me sarebbe l'unica soluzione che mette d'accordo prestazioni ed ecologia) per la sua pericolosità. Ho sentito degli sperimentatori in campo motoristico dire: io su una macchina ad idrogeno non salirei! Immagino avranno avuto le loro buone ragioni.

[bobkent]

Le auto a idrogeno potrebbero essere il futuro, ma rimane il fatto che comprimere l'idrogeno per immagazzinarlo fa sì che uno vada in giro con una bomba viaggiante. Toyota, che ha messo in commercio la Mirai, sicuramente ha fatto prove su prove per garantire la sicurezza dell'auto anche nei casi più estremi. Ma io penso anche che non tutti gli automobilisti sono precisi e perfetti nella manutenzione della propria auto. Esattamente come si sente che ci sono serbatoi di auto a gpl/metano che ogni tanto esplodono per lo più per cattiva manutenzione o montaggi non a regola d'arte, come posso essere sicuro che quello di fianco a me ha un'auto a idrogeno tenuta come si deve? Se esplode un'auto a idrogeno sono cavoli amari....

[Zeccale]

Le auto a idrogeno potrebbero essere il futuro, ma rimane il fatto che comprimere l'idrogeno per immagazzinarlo fa sì che uno vada in giro con una bomba viaggiante. Toyota, che ha messo in commercio la Mirai, sicuramente ha fatto prove su prove per garantire la sicurezza dell'auto anche nei casi più estremi. Ma io penso anche che non tutti gli automobilisti sono precisi e perfetti nella manutenzione della propria auto. Esattamente come si sente che ci sono serbatoi di auto a gpl/metano che ogni tanto esplodono per lo più per cattiva manutenzione o montaggi non a regola d'arte, come posso essere sicuro che quello di fianco a me ha un'auto a idrogeno tenuta come si deve? Se esplode un'auto a idrogeno sono cavoli amari....

Pensiamo anche all'ipotetico frontale tra due auto a idrogeno (o anche solo una) che vanno a 90 km/h... Se per caso il serbatoio di una venisse "toccato" nell'urto, cosa potrebbe succedere?

[bobkent]

Appunto, questo è uno dei pericoli più grandi cui si deve lavorare ancora tanto....

[Zeccale]

Anche GPL/metano hanno questo rischio, però sono messi nel serbatoio in un modo un po' più, chiamiamolo, naturale.

Mi preoccupa il fatto che in un incidente l'energia cinetica viene convertita in deformazione e calore. Già la deformazione rischia di compromettere l'integrità del serbatoio, in più ci si mette anche il calore... Che aumenta la pressione dell'idrogeno all'interno del serbatoio. In un incidente di entità considerevole, il calore prodotto nell'istante dell'impatto rischia di aumentare in maniera incontrollabile la velocità delle molecole di idrogeno, che potrebbero non essere più contente di rimanere chiuse nel serbatoio