Alle2381 ha scritto:MickyMouse ha scritto:Però mi chiedo: ma quanto avrebbe inciso a livello economico industriale un multilink - 300 - 400 - 500 euro in più? ... E chi è che non avrebbe pagato qualche euro in più per avere un assetto migliore?

Purtroppo non è così semplice.
Oggi tutte le aziende nello sviluppo di un prodotto ragionano per target di mercato ed obiettivi di costo (leggasi budget).
Per fare un esempio FCA nel progetto della nuova Giulia si è posta come target di mercato una guidabilità superiore alle concorrenti premium ad un costo inferiore. Ed infatti la guida è superiore alle varie A4 serie 3 o classe C (anche confrontando le rispettive versioni spinte tipo Quadrifoglio, RS4, AMG ecc...) ma con un prezzo d'acquisto nettamente inferiore. Lo scotto è che la possibilità di personalizzazione è molto più limitata ed il comparto tecnologico è indietro di 5 o 6 anni, se non di più. Ma non perché FCA non sia in grado di farlo, o perché "potrebbero anche farlo pagare a parte" ma perché in nessun caso possono sforare il budget di sviluppo del progetto né il target di prezzo, entrambi imposti dall'alto.
Con la 308 Peugeot si era posta tea i vari obiettivi una percezione qualitativa simile alle premium, una dotazione tecnologica allineata al mercato di allora ed un prezzo finale nella fascia medio bassa. Questo è andato a discapito della qualità del comparto sospensioni e di alcune dotazioni purtroppo mancanti (vedi comandi vocali, bocchette aria posteriori ecc...)
È la storia della coperta corta... tutto non si può avere e si fanno scelte, condivisibili o meno.
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Se così fosse; dal mio punto di vista inutile ambire ad una qualità di auto assomigliante sempre più a quelle premium
Meglio "stare nel mucchio" e produrre come han sempre fatto, prodotti validi senza eccessi ne da un lato (qualità) e nemmeno dall'altro (scarsissimi componenti).
Mi permetto un piccolo OUT
A mio avviso il primo e forse anche il più importante aspetto da "mettere in campo" qualora si volesse veramente produrre auto che si avvicinano ai marchi premium è la mentalità la quale deve necessariamente dotarsi di rigore assomigliante molto a quello teutonico piuttosto che a un'immagine tutta latina.
Non è facile, anzi è molto dispendioso e soprattutto il risultato positivo non è assolutamente scontato che arrivi.
Del resto anche l'auto Union è partita dall'insieme di quattro case costruttrici e alla fine ne ha ricavato nel corso di decenni un marchio premium diventando la casa degli anelli che tutti conosciamo.
Lo stesso presidente della casa con la stella, ad un salone dell'auto è stato visto a bordo del brand Lexus nello specifico sul modello destinato al Luxury
Questo la dice lunga sulla qualità e la mentalità dei giapponesi nel voler azzardare ad un settore non proprio popolare, che non ammette scusanti di nessun tipo.....Eppure ci stanno tentando perché di fondo hanno la giusta mentalità e il giusto approccio per poterselo permettere.
Sino a quando il principale obiettivo sarà quello del forte utile a mio avviso non si potranno compiere grandi passi perché di fondo la qualità per essere tale deve avere ed ha il suo prezzo.
Concludo dicendo che da appassionato e possessore di auto d'epoca sulle quali ci metto le mani, osservare meccanismi e componenti industrializzati più di 30 anni fa e ancora funzionano come nuovi, sono certamente indice di un progetto fatto con la testa e industrializzato altrettanto bene.
Fine OUT
