Eccomi!
Finalmente, a tre giorni dal rientro sono riuscito a recuperare le forze

per dire anch'io la mia su questa meravigliosa esperienza

In realtà, da "dire" non ho moltissimo (i ringraziamenti "giusti" li ha fatti Narciso in apertura di topic ed io non posso che associarmi ad essi); piuttosto vorrei esprimere delle emozioni, delle sensazioni, e per fare questo mi affiderò alle (poche) immagini che ho scattato e che pubblicherò un po' per volta.
L'emozione principale, però, la devo scrivere... ed è stata quella di veder arrivare la 106 di Alberto sul piazzale antistante il Musée de L'Aventure Peugeot. Nel guardarla stare sotto le gloriose insegne, in terra di Francia, mi ha causato un misto di pensieri che ho condensato anche in un post sul nostro gruppo Facebook e che riprendo qui: avrei voluto che questo evento non avesse dovuto svolgersi mai... avrei voluto che la 106 fosse rimasta ad Alberto e che si fossero potuti fare altri dieci, cinquanta, duecento raduni insieme, al sole e nel vento. Purtroppo il destino ha deciso diversamente e allora ho pensato che, nel peggio, l'alternativa migliore era proprio quella di trovarsi dov'ero in quel momento, a vedere l'auto e lo spirito di Alberto passare all'"immortalità" automobilistica. Questa consapevolezza mi ha aiutato ulteriormente ad accettare la scomparsa dell'amico e mi ha dato la consolazione di sapere che quello che stava succedendo, in fondo, era un suo intimo desiderio.
Condenso tutto quello che ho scritto nell'immagine che posto di seguito: Ambra, la mamma di Alberto, sorride al posto di guida della 106 poco prima del ritiro dell'auto da parte del personale del Museo. Uno scatto che racchiude il senso di tutto quello che abbiamo fatto.
Grazie a tutti i soci che hanno partecipato condividendo questo momento speciale. Il Club è anche (e, forse, soprattutto) questo
