










ditemi la vostra

A Villach il carburante costa meno sempre per lo stesso motivo... è zona di frontiera. Ma nel resto dell'Austria le cose non vanno così... sì, il prezzo è più basso che da noi (credo che il gasolio sia a circa 1,25 €) ma anche lì non si ride. Lo sappiamo, le tasse, le accise... le solite cose. In ogni caso, da una recente analisi comparativa è emerso che il paese europeo più caro in tema di carburanti è il Regno Unito. Tutti gli altri sono abbastanza allineati o lo saranno presto.sergei77 ha scritto:ok però noi in prov. di pordenone abbiamo uno sconto di 10.4centesimi /litro poiche siamo vicini alla slovenia , che a sua volta li costa 1.030€/litro![]()
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ma è possibile questa differenza di quasi 50centesimi e pensare che in austria a villach il gasolio costa 0.95 centesimi
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su OMV [-o< quindi noi paghiamo solo tasse ; sarebbe meglio ritornare con il cavallo e il carretto cosi non paghi ne assicurazione ne bollo ne petrolio e non inquini ........................................................................................................................................................
ditemi la vostra
Davvero gli Emirati hanno qualcosa a che fare con questa situazione? Perché a quanto ho capito io, la distribuzione del petrolio è tutta in mano alle multinazionali americane, di cui semmai gli emiri e gli sceicchi sono azionisti. E sono gli americani che hanno interesse a mantenere alto il prezzo del petrolio, perché con quello ci si finanziano tutta una serie di iniziative fallimentari, guerra in Iraq al primo posto.Squalo ha scritto:D'altronde, finché gli Emirati Arabi saranno in grado di chiudere i rubinetti ogni volta che gli pare noi saremo sempre schiavi di questa logica, non c'è niente da fare.
Ah, ma quello era PRIMA che gli americani si pappassero tutto, era anche loro interesse scardinare il monopolio del medio oriente sulla produzione di petrolio. Nel frattempo, le tecnologie sono andate avanti, rendendo produttivi giacimenti in giro per il mondo, gli americani si sono infiltrati pesantemente ovunque, e la nostra dipendenza dal petrolio si è aggravata.Squalo ha scritto:Il cavallo e il carretto? Durante la crisi petrolifera del 1973 si arrivò anche a quello. Si chiamava "austerity" e non riguardava solo le auto. Si staccava la corrente ai frigoriferi e i cinema terminavano le proiezioni alle 22, per risparmiare energia. Oggi lo si dovrebbe fare per protesta. Ma non siamo più capaci di simili gesti.
Vediamo un po'...P.J.^ ha scritto:Benzina o diesel? Nessuna delle due, ti direi biocarburanti!!! Per il diesel i vari oli vegetali, e per i benzina l'alcool, i biocarburanti esistono....perche' non li utilizziamo???
Fosse che l'idrogeno ha la pessima abitudine di deflagrare violentemente a contatto con l'ossigeno, con sgradevoli effetti collaterali, e dunque rende piuttosto critico il suo trasporto nei serbatoi delle vetture?P.J.^ ha scritto:E l'auto ad idrogeno??? Esiste, perche' non viene messa in commercio?
Non sono mica sicuro che non sia già troppo tardi...P.J.^ ha scritto:Quando sapremo dare risposta a queste domande sara' troppo tardi, sia per l'economia, sia per l'ambiente.
Ritengo interessante quanto hai detto, riprendo questo rigo qui, per sottolinare una cosa : il metano prodotto dalla raccolta degli escrementi degli animali non riuscirebbe a sopperire al reale fabbisogno collettivo, e qui mi collego a quanto affermato da te, ma c'e' un'altra reale fonte dove si potrebbe produrre questo gas, lo abbiamo sotto agli occhi, cioe' i depuratori, dove conferiscono tutte le fognature cittadine. Perche' questo non viene utilizzato? .......Zio_LoneWolf ha scritto:.......non UNA tecnologia, ma un insieme di tante tecnologie diverse, ciascuna utilizzata al meglio - per esempio, gli allevatori possono raccogliere gli escrementi degli animali ed i rifiuti facendoli fermentare in appositi "digestori" per ricavare metano .......
Perdonami se mi riferisco a quanto hai appena scritto per sottolineare un concetto che generalmente non viene compreso: nessuna soluzione sopperisce a tutto il fabbisogno, ma non è e non deve essere questo il ragionamento da fare. Piuttosto, è opportuno adottare in ciascun caso soluzioni specifiche economiche e quanto più possibile semplici che possano sopperire parzialmente al fabbisogno di singole persone od aziende con un rendimento globale quanto più possibile elevato.P.J.^ ha scritto:Ritengo interessante quanto hai detto, riprendo questo rigo qui, per sottolinare una cosa : il metano prodotto dalla raccolta degli escrementi degli animali non riuscirebbe a sopperire al reale fabbisogno collettivo
Perché l'ottica di cui sto parlando nei miei ultimi messaggi la capiscono in pochi, pare, appunto.P.J.^ ha scritto:e qui mi collego a quanto affermato da te, ma c'e' un'altra reale fonte dove si potrebbe produrre questo gas, lo abbiamo sotto agli occhi, cioe' i depuratori, dove conferiscono tutte le fognature cittadine. Perche' questo non viene utilizzato? .......
Permettimi, io ho lavorato per diversi anni nella conduzione sia di impianti di potabilizzazione che di depurazione, e lo scopo dei depuratori e' si quello di scindere l'acqua dai fanghi per riutilizzarla per scopi agricoli, o per rigettarla lavorata in maniera organica nei fiumi o a mare, ma i digestori negli impianti di depurazione esistono in tutti. Usiamoli.Zio_LoneWolf ha scritto:Perdonami se mi riferisco a quanto hai appena scritto per sottolineare un concetto che generalmente non viene compreso: nessuna soluzione sopperisce a tutto il fabbisogno, ma non è e non deve essere questo il ragionamento da fare. Piuttosto, è opportuno adottare in ciascun caso soluzioni specifiche economiche e quanto più possibile semplici che possano sopperire parzialmente al fabbisogno di singole persone od aziende con un rendimento globale quanto più possibile elevato.P.J.^ ha scritto:Ritengo interessante quanto hai detto, riprendo questo rigo qui, per sottolinare una cosa : il metano prodotto dalla raccolta degli escrementi degli animali non riuscirebbe a sopperire al reale fabbisogno collettivo
E' vero, il metano prodotto "digerendo" gli escrementi ed i rifiuti in tutte le fattorie d'Italia non copre il fabbisogno del paese. Però, come dicevo, l'ottica non è e non deve essere questa.
Se ciascuna fattoria con il suo impianto di generazione coprisse in parte il suo fabbisogno, renderebbe disponibile più energia per altri usi. Se lo coprisse del tutto, e magari avesse anche energia in più da vendere, ecco che l'energia da produrre nei megaimpianti si ridurrebbe - ossia il fabbisogno collettivo sarebbe minore.
Se poi la fattoria cominciasse - poniamo - a produrre acqua calda coi pannelli solari termici, l'energia prodotta dai digestori che sarebbe stata usata per scaldare l'acqua potrebbe essere immessa in rete. E se poi decidesse anche di affiancare ai digestori pannelli fotovoltaici e impianti eolici, conseguirebbe due risultati importanti: avrebbe un backup che la metterebbe al riparo da guasti di uno qualsiasi degli impianti, e l'energia immessa in rete aumenterebbe ancora.
Se tutte le fattorie di una zona facessero la stessa cosa, magari si scoprirebbe che le fattorie non solo sarebbero energeticamente indipendenti, ma coprirebbero il fabbisogno civile di metà del capoluogo di provincia, e se gli abitanti della zona perseguissero pure il risparmio energetico, i condomini installassero la loro parte dei generatori, e via dicendo, magari lo si coprirebbe pure tutto.
E così via, dal piccolo al sempre più grande, si potrebbe pensare di generare e/o importare la metà dell'energia che produciamo oggi? Non sarebbe già questo un grande risultato, in attesa di una soluzione sostenibile indefinitamente?
Perché l'ottica di cui sto parlando nei miei ultimi messaggi la capiscono in pochi, pare, appunto.P.J.^ ha scritto:e qui mi collego a quanto affermato da te, ma c'e' un'altra reale fonte dove si potrebbe produrre questo gas, lo abbiamo sotto agli occhi, cioe' i depuratori, dove conferiscono tutte le fognature cittadine. Perche' questo non viene utilizzato? .......
I depuratori sono nati per risolvere un problema (ridurre la zozzeria che arriva in fiumi e mari) in maniera specifica, non organica ed integrata (ridurre la zozzeria, separarla, elaborarla in maniera diversa a seconda della tipologia per produrre energia da una parte e materiale riciclabile dall'altra, magari in cooperazione con discariche ed altre risorse).
E temo che sarà difficile che cambi qualcosa finché non si capirà che il motore sociale principale deve essere la collaborazione, non la competizione - ma meglio che mi fermi qui, prima di sfociare nella fantascienza utopica.