

In casa mia ci sono tre auto:
1) Lancia Prisma a benzina del 1984 ormai diventata d'epoca e che ho intenzione di mantenere fino alla mia dipartita;
2) Fiat Uno a benzina/GPL del 1990 senza marmitta catalitica;
3) Peugeot 307 a gasolio con FAP (Euro 3) acquistata nel giugno 2004.
Con tutti questi blocchi (sicuramente discutibili ma imposti per legge) mi sono trovato costretto a non poter utilizzare liberamente una cosa per la quale pago le tasse ed i servizi correlati (bollo, assicurazione, ecc...) tra l'altro obbligatori. Io personalmente vado al lavoro in treno dal lunedì al venerdì ed il fine settimana mi piacerebbe farmi una bella gita od andare a divertirmi usando l'auto. Non posso. E perchè?
Presto detto, anche se l'avrete sicuramente capito da soli: tralasciando l'auto d'epoca, non posso circolare con la mia Fiat Uno perchè non possiede il catalizzatore. A me risulta (ma sono pronto ad essere smentito) che la marmitta catalitica non serva a nulla se il motore viaggia a GAS. La marmitta catalitica risulta indispensabile quando si varia l'alimentazione a benzina, giusto? Il livello del mio inquinamento (basso se non nullo) non varia con la catalitica o senza se vado a GAS. E' corretto? (E mia moglie non può andare a lavorare nei giovedì dove ci sono le targhe pari

La nuova auto, Peugeot 307, è bloccata anch'essa dal divieto di circolazione in quanto il dispositivo FAP non viene riconosciuto come "abbattitore" dell'inquinamento. Il dispositivo è fenomenale ed è stato riconosciuto a livello mondiale (anche in 3 tre regioni italiane) ma qui in Lombardia non ci vogliono sentire. Avete mai provato ad infilare due dita nel tubo di scappamento di un'auto col FAP e ripulirlo per bene solo con l'uso delle falangi? Sapete di che colore sono le mie dita dopo che ho fatto quel lavoretto alla 307? Dello stesso colore di quando sono entrate, un bel rosa pelle umana.
Bene, la domenica, nonostante abbia due auto ad emissioni inquinanti quasi nulle, devo rimanere a casa.
Lascio a voi le conclusioni.
FISH