carissimi amici, che vi leggiamo sempre con gioia e letizia (e qui gia' sappiamo che le battute si sprecheranno) su tutti voi il nostro augurio di felicita' e amore e quansiche' di bello ci stia pressi vostri e dei vostri cari.
se me lo permettete salterei a pie' pari le formalita' relative al raccolto e alle mezze stagioni e passerei all'oggetto in questione: la selleria vintage o bordeaux che dir si voglia.
per averla noi abbiam penato le proverbiali sette camicie: ordinata a luglio dello scorso anno, avrebbe dovuto esser nostra entro ottobre ed invece abbiam potuto alloggiare le nostre nobili terga sulla sudetta pelle solo ai primi di marzo. appero', converrete...
non sappiamo dire se esista o meno differenza tra le diverse modalita' di denominazione della pelle in questione, tuttavia siamo propensi a credere che si tratti dello stesso (ottimo) pellame il quale a seconda della luminosita' pare tendere a volte al rossiccio e a volte al marrone... circa le immagini dubitogene diremmo che tra i due dagherrotipi quello che si avvicina maggiormente alla realta' sia il primo. l'effetto è di gran prestigio e conferisce all'abitacolo un calore decisamente avvolgente. sul piano del calore vero e proprio, sicuramente la pelle non si fa mancare nulla in termini di riscaldamento, pero' non ci pare che sia particolarmente fastidioso o irritante, anzi: anche in braghette corte (quando la governante uzbeka non ci sgama amiamo verstire noi pure in liberta') non abbiamo mai avuto da recriminare circa la scelta fatta.
bene, speriamo di avere dato il nostro contributo a dipanare i suoi dubbi circa l'acquisto di questa simpatica vetturetta, che a noi piace ogni giorno di piu', siccome la nostra sposa che proprio or ora reclama la nostra presenza nei suoi e invero anche nostri appartamenti.
abbia cura di lei e l'abbiano anche tutti gli amici fortunati possessori di un simile bell'oggettino... a voi tutti la buona notte, il vostro vecchio ma inossidabile conte di santa barbara
