Motore: il 1.6 vti 120 cv è un motore abbastanza piacevole. Nonostante i suoi 120 cv, non consente accelerazioni strepitose (forse anche a causa del peso della versione SW) mentre si fa apprezzare per elasticità e fluidità di funzionamento. Questo motore pecca tuttavia di grossi problemi di progettazione, che ne richiedono una alimentazione a miscela (consumo olio mototre nella misura minima di 1kg ogni 5-6.000 km) e rischiano di portare ad una precoce sostituzione della distribuzione, in quanto sporco ed acqua tendono ad infiltrarsi nei cuscinetti tendicinghia provocando dei cigolii, soprattutto a freddo e con tempo umido.
Cambio: né bene né male. Grossi problemi non ne dà. Gli innesti sono abbastanza precisi ma, visto che non si tratta di un cambio sportivo, avrei preferito una leva più morbida e “pastosa”. Le cambiate più critiche sono quelle da prima a seconda e, soprattutto, le scalate in seconda, dove si verificano frequentemente leggere impuntature. La mancanza della sesta marcia, purtroppo, penalizza molto il confort di viaggio in autostrada, costringendo il motore a girare a regimi troppo alti anche a velocità di legge (130 km/h). Ci vorrebbe una sesta marcia di “riposo”.
Frizione: niente di particolare da segnalare. Solo non ho mai capito perché a volte, premendo il pedale frizione con forza, si generano vibrazioni che sembrano interessare tutta la pedialiera.
Interni: ne apprezzo la qualità complessiva e soprattutto il design molto fine ed elegante della plancia, che si contraddistingue da alcune soluzioni (secondo me pacchiane) di modelli più recenti di altre case, spesso contraddistinti da improbabili console centrali dalle forme avveniristiche, piene di tasti e luci, tipo “ufo robot”. Ottimi e di qualità i rivestimenti in materiale morbido della plancia (5 stelle) anche se stridono con la plastica economica della fascia vicino al parabrezza che, durante l’estate, diventa appiccicosa (so di non essere l’unico ad avere questo problema…). Buona anche la qualità dei sedili ed eccezionale la modularità del divanetto posteriore, costituito da singoli seggiolini: possono essere inclinati, ribaltati, rimossi e fatti avanzare o indietreggiare singolarmente. Alcuni dettagli lasciano perplessi: ad esempio la plastica dei maniglioni interni con il caldo diventa flessibile e quando tiri la portiera senti la plastichetta che ti si muove in mano: non contribuisce a trasmettere una sensazione di qualità e solidità, ma per Peugeot è tutto normale. Convinti loro…
Tetto ciel: rende l’abitacolo molto luminoso e rende i viaggi spettacolari, anche se, a dire il vero, questo vale più per i passeggeri seduti dietro che per il guidatore, che di fatto non vede niente e non nota molta differenza rispetto al tetto chiuso. Sul mio esemplare ho avuto numerosi problemi. A poche centinaia di chilometri dall’acquisto si è strappata la tendina ed è caduta nell’abitacolo. Sostituita in garanzia, ha continuato inoltre a presentare fastidiosi rumori/vibrazioni metalliche sullo sconnesso, provenienti dalla sede dell’arrotolatore. Su questa storia (oltre che per il consumo olio motore) Peugeot si è giocata il mio primo e ultimo acquisto. Su questo fastidiosissimo rumore ho condotto non una battaglia, ma una vera e propria guerra che, solo sul finire della garanzia, ha portato ad interventi parziali, che hanno parzialmente risolto il problema. Ora ci sono rumori molto più ovattati che si sentono solo a certe temperature (e quindi in certe particolari condizioni di dilatazione dei materiali).
Qualità costruttiva complessiva: luci e ombre. I punti di eccellenza si alternano alle gravi carenze, ad esempio nell’assemblaggio delle lamiere, piuttosto che nella solidità delle portiere, che sembrano un po’ “leggerine” alla chiusura e, in alcune condizioni (esempio: chiusura porta conducente con tutte le portiere aperte) possono produrre vibrazioni degne di auto di fascia molto più economica.
Se consiglierei l’acquisto ad un amico? Probabilmente no, soprattutto per quelle che altri chiamano le “caratteristiche” dei motori vti e che io chiamo più propriamente “problemi” di progettazione. Oggi la concorrenza è agguerrita e si può anche guardare altrove.
Un caro saluto

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