Vorrei solo esprimere il mio disappunto su come viene affrontata le questione sicurezza a livello generale in F1.
Rimango perfettamente convinto che i due signori che gestistocono la F1, hanno in mente solo ed esclusivamente i loro profitti, relegando indistintamente tutti gli altri argomenti alle solite quattro chiacchere da bar.
E non a caso Montezemolo and company sono insorti contro i suddetti signori anche per altri motivi che tutti conoscete.
A mio avviso qualora si volesse rendere veramente sicuri tutti i tracciati di F1, si dovrebbero unificare le tipologie di asfalto.
Ci sono asfalti che non appena si bagnano, sembra di vedere viaggiare saponette altro che macchine.
Si dovrebbero creare opportune via di fuga proporzionali alle velocità con cui le F1 percorrono le curve, poichè è illogico creare una curva da 250 orari con una via di fuga limitata. Se mancano gli spazi per creare tutte le opportune vie di fuga atte ad evitare impatti a volte letali contro le barriere di protezione, non si può e non si dovrebbe creare una curva con quelle caratteristiche.
Prima si pensa alla sicurezza in funzione degli spazi e poi si crea la curva più adatta, magari anche un po' insidiosa tipo quelle che in uscita chiudono, poichè coloro che andrebbero fuori pista, avrebbero tutto il necessario spazio per fermarsi evitando di essere tamponati a loro volta.
Abolirei tutti i circuiti cittadini, poichè in città paradossalmente, si correva già negli anni 20 e 30 e guarda caso che tutti quei gran premi li hanno aboliti segno inequivocabile che qualche lacuna a livello di sicurezza la lasciano, sebbene la teconologia sia cresciuta di pari passo con le prestazioni delle auto.
Il trucco attualmente adottato per creare sicurezza, ma che di fatto lascia il tempo che trova, è quello che si è visto negli ultimi autodromi cittadini appena realizzati, e consiste nel creare enormi barriere in cemento armato entro cui fare e se il caso rimbalzare l'auto mantenendola di fatto in pista e lasciare che si fermi da sola, sfruttando la stessa lunghezza del nastro d'asfalto.
Cosicchè il pilota scampato ad un pericolo lo espone puntualmente ad un altro quello di venire investito.
Ci sono già stati casi in altri circuiti di altre formule che lo hanno ampiamente dimostrato.
Il concetto di sicurezza è solo un vezzo legato al business e non realmente finalizzato alla salvaguardia della salute di tutti i piloti, poichè solo un incoscente, esporrebbe i piloti incappati in incidenti ad ulteriori rischi quale quello di venire a loro volta investiti considerando che coloro che sopraggiungono si trovano a dover fare i conti oltre che con il collega, anche con gli innumerevoli pezzi e pezzettini disseminati sull'asfalto i quali, costuituiscono un serio pericolo per tutti coloro che sopraggiungono.
Al bando la politica messa in campo dai due personaggi per creare spettacolo, che vadano in pensione e che ci ridiano la F1 come officina e fucina di idee ed ingegni allo stato puro.
Questo mi sento di dirlo con tutta convinzione.
