nessuna polemica (soprattutto se inutile), per carità...
ribadendo il concetto che la ceramica liquida non esiste, non esiste neppure la possibilità che qualcosa simile ad essa possa essere disciolto nell'olio lubrificante: le particelle di un micron da sole non fanno nulla, ma veicolate nell'olio che si muove tra due superfici metalliche calde ed in reciproco movimento si comporterebbe come una PASTA ABRASIVA, con il risultato che si può facilmente immaginare...
quello che scrivi riguardo all'olio non accade, a meno di olii lubrificanti di pessima qualità (ma veramente PESSIMA!) che lasciano lacche e morchie dappertutto... il passaggio tra il tubo e la vite cava è grande circa quanto il diametro utile del tubo (quel tipo di raccordo è stato inventato apposta per sopperire ad altri tipi di raccordi)
un fenomeno simile a quello che descrivi si verifica DENTRO la turbina, più precisamente nel cuscinetto della girante, con olii di scarsa qualità e senza l'accumulo di lubrificazione, se viene spento il motore con la turbina MOLTO CALDA. è un problema che i tedeschi hanno conosciuto molto bene 25 anni fa, e tutti i costruttori hanno studiato e modificato il condotto di lubrificazione della turbina per evitare questo problema che il più delle volte portava alla distruzione della turbina (grippaggio dell'albero a seguito scarsa lubrificazione per craking o "caramellatura" del lubrificante)
catalizzatori e FAP non hanno fortunatamente contribuito a tali problematiche, comunque il cooldown è sempre sana cosa da fare
l'olio scorre FLUIDO E PULITO grazie ai vari adittivi in esso contenunti, il discorso di incrostazioni, grumi e simili nel lubrificante... non esiste!
(il colore scuro è _ normale_ )
Fabio