I dialetti della Puglia sono numerosi e molto diversi tra loro, ma possono comunque essere classificati entro due gruppi fondamentali: quello dei dialetti italiani meridionali e quello dei dialetti italiani meridionali estremi. Lungo la linea di demarcazione fra questi due grandi gruppi si distinguono poi dei dialetti di transizione di incerta classificazione.
I dialetti pugliesi presentano similitudini con la lingua napoletana, con il dialetto calabrese, con il dialetto lucano, con il dialetto siciliano e con il Greco. Erroneamente, a livello nazionale, si identifica il dialetto pugliese con quello barese.
ll dialetto barese è una varietà linguistica romanza, un idioma che si è costruito gradualmente, modificato dai vari insediamenti di popolazioni straniere susseguitesi nell'area geografica interessata, a partire da quelle spagnole per finire a quelle balcaniche, che ne hanno donato un'inflessione per molti incomprensibile

Il dialetto foggiano è una variante di lingua romanza parlata sino ad oggi nella Provincia di Foggia. Rientrando nei dialetti pugliesi settentrionali, a loro volta inclusi nel gruppo dei dialetti italiani meridionali, il foggiano può essere considerato una via di mezzo tra il dialetto barese e il dialetto napoletano.
Il dialetto tarantino ha la particolarità di essere un idioma comunale, ossia la sua variante più pura è parlata esclusivamente entro i confini della città di Taranto. Esso, tuttavia, influenza significativamente la parte settentrionale dell'omonima provincia formando le varianti delle città di Crispiano, Martina Franca, Massafra e Statte .La colonizzazione dei Greci ha lasciato un notevole influsso linguistico, sia dal punto di vista lessicale che morfo-sintattico, nonché un particolarissimo accento che secondo gli studiosi doveva corrispondere all'antica cadenza dorica. Questi influssi sono ancora oggi notabili in parole di origine greca.
Il dialetto salentino è parlato nel Salento, ed in particolare nell'intera provincia di Lecce, nella provincia di Brindisi e nella parte orientale della provincia di Taranto. Appartiene, assieme al dialetto calabrese ed alla lingua siciliana, al gruppo meridionale estremo e si presenta carico di influenze provenienti dalle dominazioni e dei popoli stabilitisi in questi territori che si sono susseguite nei secoli: greci, bizantini, longobardi, francesi, spagnoli, albanesi, arabi. In particolare numerosi sono i prestiti dalle altre lingue romanze (spagnolo e francese), mentre importante (ma non decisivo) è l'influsso esercitato dai dialetti ellenofoni che per tutto il medioevo furono altrettanto diffusi nella regione. Tali parlate diedero vita per secoli ad una sorta di area bilingue, di cui oggi abbiamo ancora testimonianza nell'area della Grecìa salentina.
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