numberinn ha scritto:
Abbiamo assodato che:
- la tensione d'uscita di un alternatore dev'essere costante
- la tensione d'uscita di un alternatore è direttamente proporzionale al campo magnetico ed alla velocità di rotazione (conseguenza della legge di Faraday-Neumann)
Ne consegue che, a parità di velocità di rotazione, il campo magnetico dev'essere identico indipendentemente dalla potenza richiesta "a valle", altrimenti non potremmo produrre corrente della tensione richiesta.
Quindi dov'è che si pone una "resistenza extra"? Quand'è che l'alternatore "si disattiva"?
La tensione d'uscita di un alternatore è direttamente proporzionale al campo magnetico ed alla velocità di rotazione solo a vuoto : quando viene connesso alla batteria (tramite il ponte trifase di diodi) , le cose cambiano un pò .
La batteria è assimilabile ad un generatore di tensione ideale con in serie una resistenza molto piccola : per poterla caricare , l'alternatore deve fornire una tensione leggermente più alta , tale da compensare la caduta di tensione su detta resistenza , sui diodi e sulla resistenza interna dell'alternatore stesso .
La tensione della batteria varia in funzione del suo stato di carica e della corrente erogata (dato che la sua resistenza interna non è nulla) : si va da poco più di 11 Vcc per una batteria quasi completamente scarica a 14,5 Vcc per una perfettamente carica .
Il regolatore provvede a pilotare il circuito di eccitazione rotorico in modo da portare la tensione di batteria a 14,5 Vcc : se il valore attuale è più basso , il regolatore aumenterà la corrente di eccitazione , in modo da forzare al massimo la corrente erogata dall'alternatore (che è comunque limitata , oltre che dal regime di rotazione dello stesso , anche da altri parametri dello stesso , vedi diagramma di Ben Eschemburg) ; man mano che la batteria si carica , e la sua tensione aumenta , il regolatore riduce la corrente di eccitazione , e quindi la corrente erogata dall'alternatore , fino a valori molto piccoli , teoricamente fino a zero con batteria carica a 14,5 Vcc (in realtà , dato che normalmente alla batteria sono collegati un certo numero di carichi , l'alternatore continuerà ad erogare una corrente sufficiente ad alimentare detti carichi) .
Di conseguenza l'alternatore assorbirà dal motore la potenza meccanica necessaria , con un conseguente aumento dei consumi (magari piccolo , ma misurabile) .