Ho tralasciato di raccontarvi cosa mi è capitato con quest’auto in soli 14 mesi di possesso.
Lascio la testimonianza di questo ultimo episodio accadutomi, per vostra opportuna conoscenza.
Il giorno prima di partire per le mie agognate ferie, esco dall’ufficio e mi precipito ad un gruppo di centri commerciali, vicino alla mia abitazione. Entro nel parcheggio e, come al solito, ecco apparire i famigerati dossi “rallentatori” di plastica nera.
Sono molto pronunciati e quindi… piano, piano. Al primo dosso, sento provenire, dal retrotreno, un forte rumoraccio di metallo che sbatte. Al secondo dosso, idem, al terzo, sono spaventato e penso di aver rotto una sospensione o un ammortizzatore, dietro a sinistra.
Parcheggio, e cerco di guardare sotto il pianale che è poco distante dall’asfalto. Sto per partire e ho timore di quello che potrò vedere.
La scena mi provoca raccapriccio: dal centro del pianale, penzola una lastra di metallo che mi guarda, dondolando, distante dall’asfalto pochi millimetri. Proprio non ce la faccio ad arrivarci col braccio.
Riesco a malapena a vedere uno strano dispositivo in plastica nera con delle alettature ed il tubo di scarico.
Un lato della lastra che penzola, presenta dei fori.
Sono parecchi e mi domando come abbia potuto perdere per strada così tanti bulloni.
Che faccio?
Apro il cassettino portaoggetti e telefono all’officina più vicina (circa 6 km, in piena città).
Raggiungere l’officina è stato drammatico in quanto temevo di perdere la lastra di metallo per strada, in gran parte Statale.
Lì si trotta e se perdo quell’aggeggio e ci va su qualcuno, non so cosa possa succedere.
Peggio poi se prende a rimbalzare e si schianta sul parabrezza di qualcuno o colpisco un motociclista.
E’ stato terribile.
In città, salti dell’asfalto, tombini, buche e chi più ne ha, ne metta. Veramente una grande preoccupazione.
Il titolare è preoccupato di non avere i ricambi necessari a magazzino e mi prospetta un eventuale fermo macchina.
La mia mente vola alle 6 valigie, caricate sul furgone di un corriere espresso e la mia famiglia, sulla Hyundai Atos di mia moglie che in 8 anni ha conosciuto le officine solo per i tagliandi ordinari.
Vengo chiamato dopo pochi minuti.
Chiedo cosa è successo e mi viene spiegato in modo sommario che quella scatola nera fa parte dell’impianto di scarico per il controllo dei gas (?).
Gli chiedo come è possibile che si siano staccati così tanti bulloni….
Risposta: nessun bullone !
La piastra è agganciata con due tasselli di plastica nera (come se fossero due tasselli ad espansione fischer del 6);
hanno un pistoncino interno, spingendo il quale, si dilata la testa che fa presa.
Sono allibito. Gli domando se è mai capitato a qualcun altro e la risposta purtroppo è: sì, ed io non sono il primo .
Quindi, riassumendo, ho un “dispositivo”, in plastica, esposto a eventuali sassate e altro + una lastra di metallo tenuta su con due pistolini di plastica (che evidentemente la protegge dal calore dello scarico).
I commenti li tralascio.
Il titolare, in evidente imbarazzo, mi risponde: che ci vuol fare! Oggi le auto le fanno così…..
Quante volte, a prescindere dal “marchio” ho detto in questo forum che le economie di scala si attuano anche sul costo del prodotto unitario ? Tante, ma mai mi sarei aspettato una cosa del genere e cioè risparmiare su due bulloni e farmi andare in giro col rischio di provocare qualche problema agli altri e a me.
Il titolare allora mi tranquillizza. C’è un metodo infallibile ! La colla epossidica bi-componente !!!
Ora circolo con una lastra di metallo, due pistolini di plastica nera e colla bi-componente a volontà.
Mi viene in mente: Art Attack.
Bene, queste le foto, almeno potete vedere di cosa sto parlando e magari, senza sviluppare alcun tipo di psicosi, fargli dare un’occhiata al primo controllo dell’auto. Non si sa mai……
Questo il punto dove è collocato il tutto: Questa la lastra che copre metà "scatola nera" e gira dietro coprendola dal tubo di scarico: La lastra è montata ed "incollata" ! Chicca finale.
Ringrazio, salgo in auto e mi accingo ad andarmene. Il titolare mi ferma e mi chiede se ho fatto l'estensione di garanzia.
Rispondo di sì ma gli chiedo ragioni di tale domanda, facendo lo gnorri.....
Risposta: meglio così....arrivederci.
Un saluto a tutti voi.
